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Aiop: usare opportunità PNRR per nuova programmazione sanitaria

Roma, 23 nov. (askanews) - Un'opportunità da sfruttare per la riorganizzazione del Sistema Sanitario Nazionale, passando attraverso tre direttive principali: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e, infine, inclusione sociale. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e gli oltre 20 miliardi di euro che mette a disposizione sono stati al centro del workshop organizzato a Roma dall'Aiop - Associazione italiana ospedalità privata - dal titolo "PNRR: le opportunità per la componente di diritto privato del SSN e il ruolo delle Regioni e delle Province Autonome".

La presidente Aiop, Barbara Cittadini, ha sottolineato quanto sia indispensabile una programmazione sanitaria di più ampio respiro che preveda una riorganizzazione dell'offerta, in grado di tenere conto delle esigenze sia di prevenzione sia di assistenza delle persone.

"Adesso ci sono tante risorse e quindi va fatta una rilevazione del fabbisogno reale, per dare una risposta puntuale, efficace ed efficiente alla domanda di salute dei cittadini".

"Va diversificata la tipologia dell'offerta e per fare questo c'è bisogno veramente di una riforma strutturale, quindi i soldi del PNRR erano fondamentali per consentire allo stato di poter dare una risposta compiuta a questa offerta che necessita indubbiamente di essere cambiata".

All'evento ha partecipato da remoto il ministro della Salute, Roberto Speranza, che nel messaggio inviato ha ricordato come in questa fase di gestione del Covid ci sia comunque bisogno di pensare alla sanità del futuro, valorizzando la straordinaria opportunità rappresentata dal PNRR.

"Sono risorse importanti, oltre 20 miliardi che arrivano al comparto salute, e che ci possono consentire di costruire un servizio sanitario nazionale più forte. E dentro questa sfida ci siamo tutti noi."

Al workshop era presente anche il Direttore Generale Unità di Missione del ministero della Salute per l'attuazione del PNRR, Stefano Lorusso, e nel corso dei lavori è stata presentata una ricerca dell'Università Bocconi sul "ruolo della componente di diritto privato del Sistema sanitario nazionale per l'implementazione di Next Generation EU". Ricerca da cui è emersa l'esigenza, non più differibile, di una politica sanitaria nazionale e regionale maggiormente efficace e produttiva, coerente con i bisogni reali del Paese, che al momento trova, però, un freno in alcuni vincoli che non sono più al passo con i tempi, anche se giustificati in una determinata congiuntura economica emergenziale del Paese.

A proposito di vincoli, la presidente Aiop ha menzionato il comma dell'art.94 della finanziaria - che si rifa al sostegni bis - che prevede l'equilibrio economico delle Regioni in cui immettere risorse per far fronte al recupero delle liste d'attesa, problema che colpisce gli italiani già da prima dalla pandemia.

"Questa norma rischia di non essere utile in tutte quelle Regioni, che sono la stragrande maggioranza, che hanno problemi di mobilità sanitaria, rinuncia alle cure, spesa out pocket. Fare una norma così illuminata che non tenga in consideraizone che il diritto alla salute è costituzionalmente garantito e dunque va tutelato dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, a prescindere che queste regioni siano state amministrate bene o male, è un peccato".

Un problema che chi fa programmazione sanitaria deve attenzionare. Come occorre valorizzare il ruolo della componente di diritto privato del SSN, che nella fase pandemica ha dimostrato di essere capace di lavorare in piena sinergia con la componente di diritto pubblico. Il PNRR, ha concluso Cittadini, deve quindi poter sostenere l'intero SSN, inteso nella sua totalità di servizio universale dedicato alla salute pubblica, e nelle sue diverse componenti".

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