Peng Shuai vista con Bach ai Giochi Pechino, ma restano i dubbi
Milano, 9 feb. (askanews) - In realtà non ha messo a tacere tutti i dubbi l'intervista con il giornale sportivo francese L'Equipe, che vede uno dei giornalisti che l'ha condotta molto scettico. Ma sull'onda dei punti di domanda sulla sicurezza della tennista cinese Peng Shuai, Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale torna a commentare da Pechino:
"Penso che lo abbia espresso molto bene nell'intervista che ha rilasciato, e anche a vedere le sue apparizioni qui durante i Giochi Olimpici: si sta godendo i giochi e le piace stare tra gli atleti e il pubblico. Ed è per questo che vogliamo continuare ad avere questo contatto, perché si tratta di prendersi cura di lei".
Bach è stato il primo occidentale a vedere Peng - la prima volta in una videochiamata - dopo che la tennista aveva denunciato sui social di essere stata aggredita sessualmente da un importante politico cinese per poi sparire. Accuse poi ritirate come un "enorme malinteso". E ora è ancora Bach insieme con una Peng apparentemente libera, sugli spalti delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022.
Lo spettacolo è quello offerto dalla sciatrice di freestyle cinese di origine americana Eileen Gu che vince l'oro al big air femminile. Secondo una sceneggiatura che sembra descrivere una vita idilliaca per Peng Shuai.
La Cina e la sua nomenklatura evidentemente cercano di smarcarsi dalle accuse, con diversi paesi occidentali, gli Stati Uniti in testa, che hanno boicottato a livello diplomatico la cerimonia di apertura delle Olimpiadi, citando le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang (nord-ovest), regione sotto stretta sorveglianza e dove sono stati denunciati campi di prigionia molto duri.
Non a caso la sciatrice che ha acceso il braciere olimpico è la uigura Dinigeer Yilamujiang, fondista cinese della regione dello Xinjiang, alla cerimonia di apertura. Una mossa chiaramente destinata a zittire le critiche, o almeno così vorrebbe Pechino.
Servizio di Cristina Giuliano
Montaggio Gualtiero Benatelli
Immagini da Pechino: Afp, Internet