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Francia, la partenza da Brest del "Convoglio della libertà"

Roma, 10 feb. (askanews) - Al grido di "libertà e resistenza" un "freedom convoy" (convoglio della libertà) formato da circa 70 determinate famiglie, si prepara a partire da un parcheggio alla periferia di Brest, nel nord della Francia, per raggiungere Parigi, nonostante il divieto di assembramento imposto dalle autorità francesi. Ispirati al movimento dei camionisti che hanno paralizzato la capitale del Canada Ottawa, diversi convogli di auto si stanno dirigendo verso la capitale francese per protestare contro le restrizioni sanitarie.

Su un cartello la scritta "Stop al pass vaccinale", ovvero al Super Green Pass che il governo francese ha annunciato di voler revocare tra fine marzo e inizio aprile.

"Sì, tutte le strade verso Parigi, anche se è vietato, ce la faremo - spiega a France Presse Olivier, residente bretone e partecipante al convoglio - ma noi ci andremo, siamo determinati comunque, ma senza aggressività naturalmente. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo, è una questione di libertà soprattutto, recuperare la nostra libertà e anche l'unità delle persone. Siamo insieme, è magnifico".

"Sono qui oggi con un certo numero di cittadini che stanno diventando consapevoli che dall'inizio siamo in guerra con il virus, siamo stati privati di molte libertà dietro un pretesto che non ha niente di scientifico e ancora meno di medico

- aggiunge Xavier Le Gregam, pensionato, interessato a seguire il convoglio per qualche tappa - per decisioni che sono essenzialmente politiche e questo deve finire perché altrimenti l'orizzonte rischia di essere molto triste".

Convogli di mezzi da tutta la Francia sono attesi per venerdì a Parigi e c'è il rischio di tensioni paragonabili alle violenti proteste dei gilet gialli che hanno scosso il paese nel 2018.

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