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L'invasione russa dell'Ucraina, cosa pensano i moscoviti

Mosca, 24 feb. (askanews) - La decisione di invadere l'Ucraina del presidente russo Putin divide i moscoviti che con la consueta prudenza si dividono tra chi spera in un ritorno rapido alla pace e chi appoggia l'operato del "comandante supremo". All'ombra del Cremlino la situazione comunque non sembra preoccupare troppo.

"Non vorrei una guerra su vasta scala in Europa e nel mondo. Spero che il problema si risolva presto e che ci sia di nuovo la pace" spiega Dmitry, esperto di risorse umane.

"Nessuno sa che cosa accadrà con la valuta, con la nostra economia e non è chiaro se saremo in grado di sopravvivere alla crisi come nel 2014 o se la nostra situazione peggiorerà aggiunge Elena, consulente finanziario.

"Non posso dire che la situazione mi renda felice, piuttosto sono incondizionatamente preoccupato. Anche se le azioni ucraine e russe sembrano logiche da entrambe le prospettive, quindi è difficile dire che ha ragione e chi torto. Per me è un paese amico, un popolo fratello" commenta Nikita Guschin, manager.

"Non metto in discussione l'ordine del comandante supremo, se lo ritiene necessario ha fatto bene ad agire in questo modo in termini di protezione dei civili. Conosco alcune persone a Donetsk e Luhansk e so come vivevano queste persone (soldati russi) che vogliono aiutarli. Appoggio solo questa decisione" conclude Ivan, un ingegnere di Mosca.

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