La Croazia è entrata nell'Eurozona e in Schengen, e adesso?
Roma, 2 gen. (askanews) - Addio alla kuna, moneta del passato. Dieci anni dopo l'ingresso nell'Unione europea, l'integrazione della Croazia si completa con l'arrivo nella zona Euro: e diventano così 20 i paesi dell'Unione che hanno adottato la moneta unica (gli ultimi erano stati i paesi Baltici fra 2011 e 2015).
D'ora in poi si paga in euro, come ha fatto il premier croato Andrej Plankovic accogliendo la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a Zagabria.
"E' la stagione dei nuovi inizi" ha detto von der Leyen; con l'anno nuovo Zagabria è entrata infatti anche nella zona Schengen e adesso partecipa al più esclusivo dei club europei, quello dei 15 paesi che fanno parte di Ue, Eurozona, zona Schengen e Nato.
"L'ingresso nella zona Schengen in particolare era un obbiettivo strategico cruciale ha detto Plenkovic. "Significa molto per un paese turistico come la Croazia, dove per lo più si arriva in automobile ed essere anche nell'Eurozona dà un altro segnale positivo ai visitatori".
Ma l'ingresso in Schengen, sancito da un Consiglio Ue di dicembre che ha invece bloccato Romania e Bulgaria, significa anche che la frontiera sud della Croazia è il nuovo confine della zona di libera circolazione comunitaria. Le organizzazioni umanitarie aspettano con timore un nuovo inasprimento della strategia di Zagabria contro i migranti che sulla rotta balcanica premono ai confini della fortezza Europa.