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Telegram replica alle accuse su X: "Durov non ha nulla da nascondere"

Roma, 26 ago. (askanews) - Il servizio di messaggeria Telegram si è difeso con un post su X dalle accuse lanciate dalla giustizia francese, che hanno portato all'arresto del suo fondatore Pavel Durov, chiarendo: Telegram "si attiene alle leggi dell'Ue, inclusa la Legge sui Servizi Digitali (Digital Services Act), e la sua moderazione è conforme agli standard del settore e in costante miglioramento".

"Il CEO di Telegram, Pavel Durov, non ha nulla da nascondere e viaggia frequentemente in Europa", continua il post di Telegram, mentre il miliardario franco-russo Durov è da sabato, subito dopo l'arresto all'aeroporto Le Bourget, vicino a Parigi, in custodia cautelare presso l'Ufficio anti-frode nazionale francese (Onaf) a Ivry-sur-Sein, con accuse che vanno da "frode a traffico di stupefacenti, molestie informatiche, criminalità organizzata e promozione del terrorismo".

"È assurdo affermare che una piattaforma o il suo proprietario siano responsabili per l'abuso di quella piattaforma. Quasi un miliardo di utenti in tutto il mondo utilizza Telegram come mezzo di comunicazione e come fonte di informazioni vitali", prosegue la compagnia, aggiungendo che si attende "una pronta risoluzione di questa situazione. Telegram è con voi tutti".

A Mosca molti sostenitori hanno portato degli aeroplanini di carta con la forma del logo di Telegram per esprimere solidarietà a Durov davanti all'ambasciata francese.

Ma un certo numero di funzionari governativi, delle forze di sicurezza e dell'amministrazione presidenziale russa, avrebbero ricevuto istruzioni per rimuovere la loro corrispondenza ufficiale da Telegram.

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