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Rio approva bonus ai poliziotti che uccidono, esplode la protesta

di TMNewsgiovedì 25 settembre 2025
2' di lettura

Rio de Janeiro, 25 set. (askanews) - A Rio de Janeiro monta la protesta dopo l'approvazione, da parte dei deputati locali dello Stato di Rio, di una legge che prevede bonus in busta paga per i poliziotti che uccidono "criminali". Una misura che rievoca il cosiddetto "Wild West Bonus" degli anni Novanta e che secondo molti rischia di trasformarsi in un incentivo alla violenza indiscriminata.

Le favelas, quartieri poveri e sovraffollati, restano l'epicentro degli scontri. Nel 2024, secondo i dati ufficiali, 703 persone sono morte nel corso di operazioni della polizia nello Stato di Rio quasi due al giorno.

La norma, per entrare in vigore, deve ora essere promulgata dal governatore Claudio Castro, esponente di destra vicino all'ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro. Il testo parla di bonus dal 10% al 150% 'in caso di neutralizzazione di criminali'; una formula che i critici contestano perché sul campo si tratta, di fatto, di criminali solo presunti. Djeff Amadeus, avvocato di un'ong per i diritti dei neri, ha avvertito che la misura "potrebbe tradursi in un massacro diffuso, con poliziotti pronti a tutto pur di guadagnare di più".

"È preoccupante - dice Rodolfo Franca, architetto - perché a fare una valutazione deve essere il potere pubblico e il sistema giudiziario. Le nostre forze armate non hanno competenza per stabilire ciò che è giusto o sbagliato, né per giudicare e condannare qualcuno. Serve un'autorità che eserciti questo controllo, altrimenti diventa il Far West. Io decido, io risolvo, io uccido e ricevo ciò che mi spetta".

Ana Braga, avvocata, pensa che la violenza aumenterà: "Non mi sentirò più sicura come donna. Credo serva solo a rafforzare ancora di più la polizia, che è già molto brutale e molto violenta". Contrario anche l'avvocato Eraldo Silva: "Il poliziotto non deve essere pagato per abbattere qualcuno, che sia un criminale o un ladro; non ha l'autorità per farlo." Le ong e i residenti delle favelas denunciano i rischi di abusi, mentre i sostenitori difendono la norma come incentivo alle operazioni più pericolose.