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Laura Boldrini, 20 minuti di panico. La vittoria di AfD la manda in tilt: "In Italia i nostalgici del Fascismo..."

Giulio Bucchi
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Venti minuti di panico puro. Laura Boldrini prende atto della scalata della destra di Alternative fur Deutschland alle elezioni tedesche di domenica e su Twitter affida al suo staff tre pensieri di profonda inquietudine. Si comincia con un pensierino, guarda, caso, sul Fascismo e Benito Mussolini che con AfD c'entra poco o nulla ma offre sempre un bel gancio per parlare dei nazisti. "Chi si ispira al Ventennio - scrivono gli assistenti della Presidenta della Camera, evidentemente mettendone nero su bianco cuore e anima - non può rivendicare alcun patriottismo perché #Mussolini consegnò l'#Italia ad una potenza straniera". Pochi minuti dopo, lo sguardo supera le Alpi: "Oggi in Europa avanzano partiti e movimenti #nazionalisti #estremisti e #xenofobi. È segnale di allarme per tutti i Paesi #Ue". Sì, magari fare un minimo di autocritica su quest'Unione europea che spinge tutti i paesi membri verso il nazionalismo potrebbe servire ma evidentemente questo non è il caso. Meglio pensare ai cattivoni Weidel e Gauland e al grandissimo rischio di Angela Merkel: "#Germania è #democrazia solida. Ma preoccupa ingresso nel #Bundestag di formazione #estremista e #xenofoba come #Afd". Il concetto è chiaro, anche perché è uno e sempre lo stesso. Più o meno come la persona al potere a Berlino da quattro mandati. Più che una Cancelliera, un Kaiser. 

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