Roma, 1 lug. (Adnkronos) - "A Napoli siamo al capolinea: non vengono piu' erogati i ticket per i pasti e tra quindici giorni senza soccorso economico le volanti saranno senza benzina". A denunciarlo e' Felice Romano, segretario generale del Siulp, che nel lanciare il grido di allarme evidenzia "il silenzio del ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Da febbraio -spiega- per effetto dei devastanti tagli operati (circa 4 miliardi negli ultimi anni) non vengono piu' erogati i ticket restaurant ai colleghi impiegati nei servizi di ordine pubblico e quelli disagiati, soprattutto per la cattura di latitanti e per le indagini anticamorra come prevede la norma e, dulcis in fundo, ora sono stati ritirati persino i distributori automatici di acqua e snack perche' e' scaduto il contratto e quello nuovo va troppo a rilento come i nostri fondi". "Ma la mancanza di fondi -insiste Romano- incide anche sul funzionamento delle volanti: senza soldi non e' possibile riparare le autovetture, infatti per disposizione, non si possono inviare alle officine autorizzate i mezzi in panne, ne' portare al lavaggio quelle poche ancora rimaste sempre per l'assenza di risorse. E la cosa piu' grave e' che, tra quindici giorni se non avviene un soccorso economico, sara' finita anche la benzina e le macchine rimaste non potranno piu' circolare con grave discapito per la sicurezza dei cittadini. Il tutto mentre anche il sindaco di Napoli invoca un rafforzamento delle Forze di polizia per rispondere all'escalation della criminalita' registrata negli ultimi giorni. Insomma un esercito 'famelico' e senza armi". "Sono giorni -rimarca il Siulp- che rincorriamo Alfano proprio per avere un incontro su temi urgentissimi ai quali, avendo una valenza esclusivamente politica e pertanto non risolvibili dal Dipartimento della Polizia di Stato, solo il ministro dell'Interno puo' dare risposte concrete per rispondere alle esigenze di funzionalita' e alle richieste di sicurezza dei cittadini. Purtroppo ad oggi, e nonostante numerosissimi tentativi non abbiamo avuto risposta. Ecco perche' -conclude Romano- se le cose non cambiano saremo costretti a protestare sotto il Viminale, per la sicurezza dei cittadini e dei poliziotti stessi, a partire da quelli di Napoli".