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Lo Stato evade il Fisconon ha pagato i contributi ai dipendenti

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Da quando l'Inps controlla la previdenza degli statali, scoperte molte irregolarità nel versamento delle somme dovute

Lucia Esposito
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Sembra un paradosso, ma in Italia accade anche questo. Lo Stato, nella veste di datore di lavoro, ha evaso i contributi. Tradotto: non ha pagato il dovuto per le pensioni dei pubblici dipendenti. Come rivela Il Giornale, da quando l'Inps si è fatta carico anche dell'Inpdap, l'ente che fino all'anno scorso raccoglieva i contributi e pagava le pensioni ai dipendenti dello Stato e degli enti pubblici, sono emerse una serie di falle. E si è scoperto, per esempio che nel biennio 1996 1998, c'è un "vuoto informativo" sui contributi che la pubblica amministrazione ha versato ai suoi dipendenti, tale da rendere difficile se non impossibile il calcolo esatto dell'assegno per le pensioni miste e anche per quelle interamente contributive. Insomma, mentre i datori di lavoro facevano salti mortali per adeguarsi alla normativa, lo Stato latitava. Il risultato è che buona parte delle pensioni pubbliche sono state calcolate in modo approssimativo. Nessuno si è azzardato a denunciare il prblema forse perché nessuno ci ha rimesso se non noi contribuenti. L'accorpamento dell'Inps e dell'Inpdap ha lo scopo di adeguare la previdenza pubblica agli standard a cui è abituata da tempo a quella privata.  Il costo economico Ma l'operazione ha un "peso" sui conti dell'istituto. La gestione finanziaria di competenza evidenzia nel complesso una perdita di 5,97 miliardi di euro con un peggioramentod i 5,2 mld rispetto alle previsioni del bilancio originario 2012. Quello precedente aveva previsto una perdita di 736 milioni di euro. Secondo il rapporto annuale dell'Inps il disavanzo è interamente ascrivibile "al disavanzo finanziario di competenza dell'ex Inpadap pari a meno 6224 milioni" di euro. La gestione economica presenta una perdita di 4,86 miliardi contro i 370 milioni prefusione. 

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