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La crisi arriva sulle strade:dal 2005 raddoppiate le "carrette"

Vendite del nuovo a picco, si punta sull'usato. E le vetture che hanno più di vent'anni pagano una Rc auto irrisoria

Matteo Legnani
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Cara, vecchia Fiat 500. E anche   Renault 4, Citroen Diane o 2cv, la Mini Minor, l'Autobianchi A112: anzi, meno care di quelle nuove, visto che pagano una Rc auto irrisoria, tra i 100 e i 170 euro l'anno. Per le strade italiane, complice la crisi economica, cresce la quota di automobili  ultraventennali, ma il dato è registrato -con qualche preoccupazione per la sicurezza- anche dall'Aci: secondo i numeri dell'Automobile club le autovetture con oltre 20 anni di età oggi circolanti in Italia sono quasi raddoppiate in pochi anni: oggi sono 4.155.257, mentre nel 2005 erano 2.496.064 e nel 2000 erano 2.707.081. Incremento rilevato anche dall'Asi, che gestisce il registro   delle auto storiche: se nel 2001 i mezzi iscritti erano 55.000, oggi   sono quasi 200.000. Inoltre -sono i dati Aci- sono in diminuzione del   5% le rottamazioni, e "ogni 100 autovetture nuove ne sono state   vendute 228 usate a agosto e 169 nei primi otto mesi dell'anno. Questi  valori risultano particolarmente elevati perchè il numero delle prime  iscrizioni ha raggiunto questo mese il minimo storico di agosto 1964".  Le auto registrabili come storiche, secondo le   regole italiane, sono quelle con oltre 20 anni d'età. Oltre i 30 sono  "anziane" e godono di diritto dei benefici. Non tutte le assicurazioni  offrono polizze per le auto storiche, ma l'Asi, ormai da anni, ha una   convenzione con una nota compagnia assicurativa. L'Automotoclub   storico italiano, Asi, offre tre tipi di certificazione: l'attestato   di storicità, non sempre accettato dalle assicurazioni, il   certificato di rilevanza storica, valido a fini fiscali ma a volte   anche questo non accolto dalle assicurazioni, e la carta di identità   della vettura, il "pezzo di carta" più forte per ottenere l'agognata   polizza al 70-80% in meno dei prezzi correnti per le auto nuove.

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