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Casa, arriva il nuovo catasto

Lucia Esposito
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Una vera e propria rivoluzione per la casa. Il catasto dopo tanti dibattiti e dichiarazioni cambia. Ierii il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo alle“commissioni censuarie”: gli organi che dovranno rivedere gli estimi di tutte le nostre case. Queste commissioni dovranno validare i criteri su cui si basano le valutazioni di calcolo delle rendite catastali che non saranno più fatte in base ai vani ma ai metri quadrati. Sarò quindi elaborato un algoritmo che calcolerà la rendita partendo dai redditi di locazione medi servendosi di una formula matematica che terrà insieme tutti i dati. Il punto è che con il sistema attualmente in vigore, abitazioni anche di 300 metri quadrati ma con pochi vani venisse classificata in categorie con rendite inferiori. Ora invece l'intenzione è quella di prendere in considerazione gli effettivi metri quadrati dell'abitazione. La riforma è talmente grande e importante che serviranno almeno tre anni per rivedere tutti gli estimi catastali. Dovranno essere censiti i 66 milioni di immobili distribuiti in tutt'Italia e uno degli scopi è anche quello di far emergere tutte le abitazioni fantasma.che sfuggono al Fisco.   Le conseguenze - L'obiettivo del governo, oltre a recuperare le case che sfuggono alla tassazione, è quello di colpire che soprattutto chi ha pagato fino ad oggi di meno per case di maggiore prestigio. L'effetto sarà una rivalutazione delle abitazioni che va dal 30 al 80%. La rendita catastale è un dato fondamentale per il calcolo dell'imponibile su cui si pagano l'Imu la Tasi e l'Irpef. Non esisteranno più le categorie catastali ma le case saranno suddivise in tre classI. abitazioni, attività produttive, e immobili ad uso sociale. Le rendite catastali aumenteranno. Secondo gli studi dell'Agefis. l'associazione dei geometri e fiscalisti che confrontano la media degli attuali valori catastalil di categorie A2 e aA3 con le stime dei nuovi valori agganciati al mercato, lasciano prevedere un rincaro che varia dal 30% di Aosta al 180% di Bolzano e Salerno passando per un 150% di Napoli. Le commissioni - Sia le commissioni censuarie locali che quella centrale sono articolate in tre sezioni: una competente in materia di catasto dei terreni, una competente in materia di catasto urbano e un'altra specializzata in materia di revisione del sistema estimativo del catasto dei fabbricati (il numero delle sezioni può essere modificato con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze in relazione allo stato di attuazione della riforma del catasto). La nomina dei componenti delle commissioni censuarie locali, 6 effettivi e 6 supplenti, spetta al Presidente del Tribunale nella cui circoscrizione ha sede la commissione, sulla base di designazioni fatte pervenire dall'Agenzia delle Entrate, dall'Anci e dal Prefetto. Faranno parte delle commissioni i rappresentanti delle amministrazioni coinvolte, magistrati, professionisti, docenti qualificati in materia di economia e di estimo urbano e rurale, esperti di statistica e di econometria. La composizione della commissione locale di Trento e Bolzano sarà integrata da un componente scelto tra i dipendenti di ruolo della Provincia autonoma. La Commissione censuaria centrale prevede 25 componenti effettivi (di cui 4 di diritto) e 21 supplenti, più il presidente. Per i componenti di diritto (il direttore dell'Agenzia delle Entrate e 3 direttori centrali dell'Agenzia) non sono previsti i supplenti perché ad essi è riconosciuta la possibilità di conferire apposita delega per la partecipazione alle sedute. Le nomine degli altri componenti avviene con un decreto del ministro dell'Economia sulla base delle designazioni pervenute dall'Anci, dagli organi di autogoverno della magistratura e di alcuni ministeri.

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