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730 precompilato: in 6 milioni lo portano al Caf. Solo 200 mila accettano quello delle Entrate

Nicoletta Orlandi Posti
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L'operazione 730 precompilato sembra davvero essere un flop. Partita il primo maggio registra già numeri significativi: ai Caf sono arrivate 6 milioni di deleghe, mentre sono circa 200 mila i contribuenti che hanno inviato il 730 utilizzato il sistema dell'Agenzia delle Entrate. Criticità e i problemi sono legati soprattutto ad alcuni dati errati contenuti nelle dichiarazioni precompilate prontamente riscontrate dai Caf. Colpa dell'Inps - "Le maggiori problematicità riscontrate", ha spiegato Valeriano Canepari presidente della Consulta dei Caf, "riguardano alcune situazioni legate ai dati comunicati dall'Inps. Si tratta in particolare dei contributi delle Colf, dei dati su mobilità e cassa integrazione, che l'istituto ha gestito applicando la tassazione separata al posto di quella ordinaria. Se il dato non sarà corretto quando l'Agenzia farà i controlli potrebbe liquidare una imposta maggiore e chiedere il versamento". Inoltre i "lavoratori che hanno più Cud devono calcolare direttamente le detrazioni. Si tratta comunque di un problema già segnalato dalll'Agenzia. Sempre in materia di detrazioni emerge che alcuni sostituti non le hanno riportate correttamente nel Cud. L'errore potrebbe emergere con l'invio del 730 e dar luogo a correzioni. Inesattezze sono emerse anche in alcune casistiche di terreni e fabbricati". Un tavolo urgente - Proprio per cercare di far fronte alle criticità ci sarà un incontro lunedì tra l'Agenzia delle entrate, l'Inps e i Caf. "Al momento", ha aggiunto Canepari, "non sappiamo quanti sono i soggetti coinvolti. Noi abbiamo chiesto la correzione dei dati e per i 730 già inviati sulla base dei dati errati siamo pronti a informare il contribuente apportare le correzioni ed effettuare il nuovo invio. Per chi ha usato direttamente il sistema dell'Agenzia sarà la stessa Agenzia a indicare ai contribuenti come comportarsi. Toccherà comunque all'Inps e all'Agenzia fornirci le indicazioni su come procedere". Operazione sperimentale - "Non va dimenticato", sottolinea Canepari, "che per quest'anno si tratta di una operazione sperimentale e che il modello precompilato manca di alcuni dati importanti come le spese mediche che dovrebbero essere inseriti a partire dal prossimo anno. Forse -aggiunge- sarebbe stato meglio un atteggiamento più prudente attuando una sperimentazione più circoscritta, e non coinvolgendo 20 milioni di contribuenti, per testare il sistema". Per il resto, rileva Canepari, i Caf anche con l'attuale novità del precompilato "stanno registrando una affluenza per l'assistenza fiscale non significativamente diversa, fino ad ora, da quanto avvenuto negli anni precedenti. Si sta lavorando a pieno regime con tutti gli stagionali assunti come nelle precedenti annualità". "Il lavoro richiede un impegno maggiore in quanto si tratta di mettere a confronto i dati contenuti nel 730 precompilato con la documentazione che il contribuente deve integrare in quanto quest'anno non tutti i dati sono già compresi nel modello che invia l'Agenzia. C'è poi la necessità di prestare attenzione ad alcuni dati, che anche nel modello precompilato sono segnalati come elementi critici da verificare". Sanzioni per gli errori dei Caf - Inoltre, sottolinea Canepari, "la mancanza dei dati relativi a spese mediche e farmaceutiche, del resto prevista, necessita di integrare un numero rilevante di modelli. La novità impone anche di prestare la massima attenzione sia ai dati già inseriti che a quelli che il Caf inserisce in quanto da quest'anno in caso di errore il Caf sarà sanzionato in modo più pesante rispetto al passato, dovrà pagare oltre alla sanzione ed agli interessi l'imposta evasa". "Ciò", conclude, "determina un aumento dei costi assicurativi che devono essere ancora quantificati in quanto sono in corso le discussioni con le assicurazioni per la stipula della apposita polizza prevista dalla legge, ma che aumenta in modo consistente i precedenti costi assicurativi".

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