Washington, 19 ott. (Adnkronos/Washington Post) - Da lunedì prossimo potranno essere celeberati nel New Jersey i matrimoni gay, legalizzati nello stato, appunto a partire dal 21 ottobre, da una sentenza di una corte d'appello. E' quanto ha stabilito la Corte Suprema del New Jersey che quindi non ha accolto la richiesta di bloccare l'entrata in vigore della sentenza presentata dal governatore repubblicano Chris Christie in attesa di una delibera della Corte sul merito della sentenza. I sommi giudici del New Jersey hanno stabilito che il blocco della sentenza non sarebbe stato nell'interesse pubblico, e l'ufficio del governatore ha fatto sapere che rispetterà la sentenza, pur ribadendo di "essere convinto che debba essere tutto il popolo del New Jersey" a prendere una decisione sulla legalizzazione dei matrimoni gay. Considerato un possibile candidato alla Casa Bianca nel 2016, il repubblicano italoamericano è in favore alle unioni civili ma non ai matrimoni gay ed afferma che la questione dovrebbe essere decisa con un referendum e non dai tribunali. Ovviamente diversi i commenti delle associazioni gay che hanno portato avanti il ricorso per il riconoscimento dei matrimoni gay, fondato sul fatto che le unioni civili attualmente in vigore nello stato non danno accesso ai benefici federali che, dopo la sentenza di giugno della Corte Suprema degli Stati Uniti, sono ora riconosciuti alle coppie gay sposate negli stati che hanno legalizzato i matrimoni. "Lunedì il New Jersey comincerà ad abbattere il suo muro di Berlino che separa gli eterosessuali che hanno la libertà totale e la comunità Lgbt alla quale è negata"ha detto Steven Goldstein, fondatore di Garden State Equality.