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Bersani: "Niente ambulanza agli evasori fiscali". Ma lui paga le tasse sul 60% di quel che intasca

Il leader Pd: "Andiamo giù di badile contro i furbetti. Basta colpire Equitalia". Dice bene, ma da politico è fortunato: imponibile 10mila euro su

Giulio Bucchi
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Niente ambulanza per gli evasori fiscali, anzi occorre andare giù col badile. Il segretario Pd Pier Luigi Bersani non usa tenerezze. Innanzitutto, si schiera con Equitalia al centro di attacchi e indimidazioni: "Non si può farne un bersaglio. Se ci sono procedure da cambiare si cambiano, se ci sono leggi da modificare si modificano". "La riscossione - ha aggiunto Bersani - può essere migliorata. Detto questo, bisogna fare attenzione perchè si stanno caricando su Equitalia cose con Equitalia non c'entrano proprio niente". Ma nel mirino del segretario democratico ci sono i furbetti: "Io dico che chi paga le tasse ha diritto ad avere l'autoambulanza, chi non paga non sono sicuro che abbia questo diritto", è la staffilata di Bersani che poi ha sottolineato come "per uno che non paga, c'è un altro che paga. Ed è giusto distinguere morosità da evasione. Quindi alla morosità bisogna dare un occhio più attento mentre sull'evazione bisogna andar giù col badile". Parole sacrosante, dette però da un politico che in quanto onorevole della Repubblica è in parte privilegiato: al netto dei tagli previsti sugli stipendi, il deputato Bersani incassa circa 17mila euro tra diaria (3.500 euro), stipendio puro (10mila euro), 1.750 euro di rimborsi (altri 1.750 sono esentasse). Del totale, solo 10mila euro sono tassabili, circa il 60 per cento. Una situazione che chi protesta con Equitalia forse non ha mai conosciuto.

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