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I fondi segreti ai partiti:la Casta si regala 200 milionima non dice come li spende

Gianfranco Fini

E' quanto intascano da Parlamento e assemblee locali oltre ai normali rimborsi. E come spendono quei soldi? Non si può sapere, "le norme non lo prevedono", ha spiegato Fini

Andrea Tempestini
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"La lettera è giunta sulla scrivania del presidente della Camera, Gianfranco Fini, il 14 giugno scorso. A scrivere uno dei battaglieri deputati della pattuglia radicale, Maurizio Turco. Chiedeva di potere accedere e magari averne pure copia alla rendicontazione di ciascun gruppo parlamentare sui fondi pubblici a loro girati dalla presidenza della Camera. Fini ha letto, e in due secondi archiviato: mi spiace, non posso rendere pubblico l'utilizzo di quei fondi perché nessuna norma o regolamento lo prevede. Certo, sarebbe utile un po' di trasparenza. Se si cambiassero norme e regolamenti in futuro, magari. Ora però no: l'utilizzo di quei fondi deve restare segreto. Quello che la Camera ha girato ai gruppi parlamentari - e quindi a partiti e movimentini che li compongono - nel 2011 non è un contributo qualsiasi: 36,2 milioni di euro l'anno. Al Senato sono perfino di più: 37,6 milioni di euro. E girano fiumi di soldi anche nei parlamentini regionali con lo stesso criterio e identica segretezza quasi ovunque. Tutti insieme sono 138 milioni di euro l'anno", racconta Franco Bechis su Libero in edicola oggi. Si tratta di fondi segreti ai partiti sui quali Fini non ha voluto sollevare il velo. La Casta, in sostanza, si regala 200 milioni di euro ma non dice come li spende. La cifra equivale a quanto i gruppi intascano dal Parlamento e dalle assemblee locali ogni anno oltre ai normali rimborsi. Sapere come quei soldi vengono spesi è impossibile: per il presidente della Camera "le norme non lo prevedono". Leggi l'approfondimento di Franco Bechis su Libero in edicola oggi, mercoledì 29 agosto

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