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Pisapia assume il guru del web:ci costerà 7mila euro al mese

Giuliano Pisapia

Lauto stipendio al profeta di Facebook: ecco la superconsulenza all'esperto Gianfranco Chicco. Fino a dicembre, 42mila euro per gestire i social media

Andrea Tempestini
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  di Massimo Costa Un guru di Facebook e Twitter per Giuliano Pisapia. Nella squadra dei superconsulenti del sindaco di Milano, infatti, dal 9 di agosto è entrato anche Gianfranco Chicco, un «mago» delle nuove tecnologie incaricato di lucidare l'immagine del Comune sulla piazza virtuale di internet. Lo stipendio? Da capogiro, se pensiamo al ritornello delle casse vuote caro al centrosinistra: settemila euro al mese lordi fino alla fine dell'anno. La delibera di assunzione, pubblicata ieri sull'albo pretorio, parla di «sviluppo dei servizi di customer care e incentivazione della loro fruizione tramite web anche attraverso l'uso dei social media dell'amministrazione comunale». Un giro di parole che nasconde la volontà di potenziare la presenza on line di Palazzo Marino. La galassia 2.0 si muove a una velocità siderale rispetto ai tempi della macchina comunale. E il sindaco di Milano, capitale italiana della tecnologia, non può certo farsi trovare impreparato: già qualche mese dopo la sua elezione, l'avvocato arancione aveva assunto il fido Massimo Chierici con l'obiettivo di presidiare l'agorà di Facebook e Twitter (consulenza da 2.600 euro lordi al mese). Con l'arruolamento di Chicco, la strategia del Comune fa un balzo in avanti. Il nuovo «superesperto» di Pisapia è un giovane astro nascente del digitale con un curriculum già chilometrico: esperto di marketing e nuovi media; fondatore di società di «public speaking»; laureato in ingegneria industriale con un prestigioso master in «business administration»; firma della rivista «Wired», considerata la Bibbia dei nuovi media. Il tutto condito da una solida esperienza internazionale che abbraccia il globo dal Giappone agli Stati Uniti (ai suoi eventi hanno partecipato anche Bill Clinton e l'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani). Ora, tra un impegno e l'altro, per settemila euro al mese Gianfranco Chicco dovrà proiettare  l'immagine del Comune su nuove piattaforme tecnologiche.  Senza mettere in dubbio la professionalità del superconsulente, si tratta di cifre che evidentemente contrastano con il clima di austerity denunciato a più riprese dal sindaco e dalla giunta. Mentre il Comune chiede sacrifici ai milanesi per far quadrare i conti, con Atm che addirittura si prepara ad abbassare le luci di alcune stazioni del metrò per risparmiare energia, la squadra di collaboratori del sindaco continua a gonfiarsi. Settanta assunzioni di natura «fiduciaria», oltre 230 consulenti esterni in poco più di un anno di governo. Certo, rispetto all'era Moratti il budget per le consulenze è diminuito, e l'assessore al Personale Chiara Bisconti non perde giustamente occasione per sottolinearlo. I mal di pancia per le assunzioni esterne, però, hanno colpito da mesi anche una parte della sinistra, delusa per la nonchalance con la quale è stato imbarcato in Comune l'intero staff della campagna elettorale del sindaco. Il caso era stato sollevato a gennaio anche dal presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo, che aveva preso carta e penna per denunciare l'andazzo: «Non possiamo dare l'impressione che in Comune vengano assunte persone per la loro vicinanza politica a chi ha vinto le elezioni».    

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