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Bollette luce e gas, quelle delle imprese italiane sono le più care d'Europa

Gli imprenditori pagano l'elettricità il 36,4% in più rispetto alla media Ue, +5,8% per il gas. Le famiglie sborsano un 5,6% extra

Giulio Bucchi
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di Antonio Castro È un primato di cui famiglie e imprese italiane avrebbero fatto volentieri a meno. In Europa siamo infatti i primi nella poco invidiabile classifica di chi paga di più per saldare il conto della bolletta energetica. Eclatante il differenziale - altro che spread con i titoli di Stato tedeschi - tra le più fortunate imprese europee e le aziende italiane. I nostri imprenditori, infatti, pagano l'elettricità ben il 36,4% in più rispetto alla media degli altri Paesi dell'Unione europea. E devono rassegnarsi a sborsare fino al 5,8% in più rispetto il gas rispetto ai concorrenti europei. L'impietosa analisi della differenza di costo - che influisce non poco sulla competitività delle imprese italiane - emerge da un raffronto condotto dall'Ufficio studi della Confartigianato.  Non se la passano meglio neppure le famiglie che per saldare il conto della bolletta energetica di casa devono sborsare, rispetto alla famiglia europea, il 5,6% in più. E negli ultimi anni la ricorsa nell'aumento delle accise ha contribuito non poco a far crescere la penalizzazione energetica per nuclei familiari e aziende. Per quanto riguarda gli imprenditori, tra il 2011 e il 2012 il costo dell'energia elettrica per uso industriale è cresciuto del 12,7%, «con un'intensità più che doppia rispetto ai rincari del 5,2% registrati nell'Eurozona», sottolinea l'analisi della Confederazione artigiana. In Italia riusciamo, complice una tassazione extra, anche a sfatare i miti del resto del mondo. Se è vero che il gas è a buon prezzo, in Italia questa regola di mercato non funziona. Infatti le tariffe del gas, nell'ultimo anno, sono aumentate del 30,4% mentre nel resto d'Europa i rincari si sono fermati al 12,9%. Leggi l'articolo integrale di Antonio Castro su Libero in edicola oggi, domenica 2 dicembre

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