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Lecco, madre uccide le sue tre bambine e tenta il suicidio

Ignazio Stagno
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Strage a Lecco. Una donna 37enne di origini albanesi, Edlira Dobrushi, ha ucciso a coltellate le sue tre figlie a Lecco, rione Chiuso, poi ha tentato il suicidio. La tragedia è avvenuta tra le mura di casa, in corso Bergamo, alla periferia di Lecco. Le bambine si chiamavano Simona (13 anni), Keisi (10) e Sidnei (4). La donna era stata lasciata dal marito e viveva con le piccole ospitata dal fratello e in condizioni di indigenza, tanto che la famiglia era assistita dalla Caritas locale. La donna dopo il tentativo di suicidio è ricoverata in ospedale: le sue condizioni, in un primo momento parse gravissime, non la metterebbero invece a rischio. Ancora sotto choc, ha avuto la forza di confessare: "Sono stata io, ero disperata". Eppure solo qualche giorno fa la donna scriveva su Facebook: "le figlie sono la mia forza" L'aggressione - Secondo le prime ricostruzioni, la madre avrebbe ucciso a coltellate le due figlie più piccole. La 13enne avrebbe invece capito quello che stava accadendo e avrebbe preso a sua volta un coltello per difendersi, invano. Sporca di sangue e urlante, dopo aver cercato di uccidersi, la 37enne è uscita di casa attirando l'attenzione dei vicini sconvolti. Tutti, a cominciare dal parroco del rione Chiuso, hanno descritto la famiglia come "ben integrata", sia pure in difficoltà. A far scattare la tragedia potrebbe essere stata la disperazione della donna per la fine del matrimonio (il marito era partito da poco per tornare in Albania) e le incertezze economiche per il futuro.

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