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Anche Renzi contro Ferri: "Sms indifendibile"

Il sottosegretario aveva sponsorizzato i nomi di alcuni amici nella elezione per il rinnovo del Csm

Matteo Legnani
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Rischia di costargli il posto, quell'sms. Quello con cui, un paio di giorni fa e alla vigilia delle elezioni dei membri togati per il rinnovo del Consiglio superiore della magistratura, Cosimo Maria Ferri ha inviato ad alcuni amici e conoscenti, invitandoli a votare per due esponenti di Magistratura indipendente, la corrente "moderata" della magistratura: Lorenzo Pontecorvo e Luca Forteleoni. Il punto è che Ferri è non solo uno dei leader della corrente, ma anche sottosegretario alla Giustizia. E il suo sms ha provocato un diluvio di critiche e censure al suo operato. Ora arriva anche quella del premier Matteo Renzi, che definisce la condotta di Ferri "indifendibile". E non poteva fare diversamente, il capo del governo, dopo vaer illustrato tra i 12 punti della sua riforma della giustizia, appena qualche giorno fa, anche la necessità che le correnti contino sempre meno all'interno del corpo della magistratura. E' possibile che oggi, al suo rientro a Roma, Renzi chieda a Ferri di fare un passo indietro dalla compagine governativa. Lui, però, non ci sta: "Non so se hanno spiegato bene a Renzi  cos'è successo. Spero di farlo al più presto anche io perchè questa vicenda è stata ingigantita oltre misura" ha detto il sottosegretario in una intervista a Repubblica. "Ho chiamato Orlando - dice anche- e mi ha detto che ci vedremo nelle prossime ore. Gli ho spiegato che l'sms era solo un messaggio privato indirizzato a colleghi che conoscevo personalmente e con cui in questi anni ho avuto scambi di vedute". E ancora: "Nessuno mi ha finora chiesto di dimettermi, perchè mi auguro che abbiano capito che si tratta di una polemica tutta interna a Magistratura indipendenteN.

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