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Siu, i dubbi del giudice: "Mai detto che l'ha colpita il marito", si ribalta tutto

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La giudice ha convalidato il fermo per Jonathan Maldonato, il marito dell'influencer italo-marocchina Siu. La ragazza è ricoverata da giorni con un buco nel petto, le cui cause sono ancora ignote. Inizialmente, il marito aveva detto alla polizia che si era trattata di una caduta contro un oggetto appuntito. Poi la nuova versione: il tentato suicidio della donna. La giudice però è convinta che "non sussistano gravi indizi di colpevolezza in relazione al delitto di tentato omicidio", che "le argomentazioni del pm hanno carattere prevalentemente logico" ma "le premesse che sono a fondamento del ragionamento appaiono controverse". "In definitiva la tesi del tentato omicidio si basa prevalentemente (se non esclusivamente) sulla scarsa credibilità della versione resa dall’indagato, in relazione alla quale anche questo gip nutre parecchie riserve. Tuttavia, deve altresì essere evidenziato che obiettivamente emergono elementi a conforto di tale ricostruzione" ha scritto la giudice. 

Tali fattori che giocano a favore dell'uomo sono ben quattro. In primo luogo, sebbene sia stata cosciente per diverse ore insieme ai soccorritori del 118, Siu non ha mai smentito la versione della caduta accidentale resa dal marito in merito alla ferita. "Questo comportamento mal si concilia con la dinamica del tentato omicidio, appare logicamente più coerente invece con il timore del ricovero in psichiatria". Un altro fattore da tenere in considerazione è che la donna aveva già compiuto in passato "gesti autoconservativi". Terzo elemento interessante è che tutti i parenti di Jonathan riferiscono che lui abbia raccontato loro la versione del tentato suicidio, confessando poi che aveva sostenuto la tesi dell'incidente su richiesta della moglie. Infine, nelle denunce presentate da Siu contro il marito, lei stessa aveva confermato che lui non l'aveva mai aggredita fisicamente.

 

Il Tribunale di Biella ha deciso di accogliere l'istanza presentata dall'avvocata della famiglia di Siu, Alessandra Guarini, che chiedeva un curatore speciale per l'influencer e per le sue bambine di 4 e 6 anni. Alla base di tale scelta, i gravi indizi sui maltrattamenti "confermati dal narrato dei familiari ma anche da alcune dichiarazioni ammissive di lui. Il provvedimento parla di 'rapporti tesi' e 'costante pressione psicologica esercitata da lui sulla moglie'. E infine: La circostanza che Maldonato abbia perseverato nella sua condotta dopo la remissione di querela da parte della moglie, costituisce un indice della sua proclività a delinquere" sostiene la gip.

 

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