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Scalfari, nuova figuraccia col Papa

Nicoletta Orlandi Posti
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Eugenio Scalfari ci ricasca: ha di nuovo spacciato per frasi di Papa Francesco cose che il Pontefice non gli ha mai detto. Era già successo: a novembre scorso il Vaticano aveva rimosso dal suo sito internet l'intervista fatta dal fondatore del quotidiano Repubblica al Papa trovandola non esattamente corrispondente alle parole di Bergoglio. Scalfari si era difeso sostenendo che le discrepanze tra ciò che aveva scritto e il pensiero del Papa dipendevano dal fatto che lui non aver registrato la conversazione, né aveva preso appunti. Quindi i virgolettati attribuiti al Papa sono stati ricostruiti a memoria. Lo stesso errore - Anche oggi è successa la stessa cosa. Padre Lombardi con una nota ufficiale molto dura ha smentito l'attribuzione al Papa di diversi passaggi contestando a Repubblica l'uso di diversi virgolettati. Anche questa volta per il Vaticano ciò che è stato pubblicato in grande evidenza su Repubblica è solo una ricostruzione “frutto della memoria” di Scalfari. In particolare la Santa Sede osserva che il fondatore di "Repubblica" attribuisce al Pontefice frasi mai pronunciate su “cardinali pedofili” e sul tema del celibato dei preti. La nota del Vaticano - Eccola nota firmata da Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa del Vaticano e curatore delle comunicazioni che riguardano Papa e Vaticano: "Su la Repubblica di questa domenica mattina viene pubblicato con grande evidenza il resoconto, firmato da Eugenio Scalfari, di un suo nuovo colloquio con il Santo Padre Francesco. Il colloquio è cordiale e molto interessante e tocca principalmente i temi della piaga degli abusi sessuali su minori e dell'atteggiamento della Chiesa verso la mafia. Tuttavia, come già in precedenza in una circostanza analoga, bisogna far notare che ciò che Scalfari attribuisce al Papa, riferendo 'fra virgolette' le sue parole, è frutto della sua memoria di esperto giornalista, ma non di trascrizione precisa di una registrazione e tantomeno di revisione da parte dell'interessato, a cui le affermazioni vengono attribuite. Non si può e non si deve quindi parlare in alcun modo di un'intervista nel senso abituale del termine, come se si riportasse una serie di domande e di risposte che rispecchiano con fedeltà e certezza il pensiero preciso dell'interlocutore". Le frasi incriminate - Continua Padre Lombardi: "Se quindi si può ritenere che nell'insieme l'articolo riporti il senso e lo spirito del colloquio fra il Santo Padre e Scalfari, occorre ribadire con forza quanto già si era detto in occasione di una precedente “intervista” apparsa su Repubblica, cioè che le singole espressioni riferite, nella formulazione riportata, non possono essere attribuite con sicurezza al Papa. Ad esempio e in particolare, ciò vale per due affermazioni che hanno attirato molta attenzione e che invece non sono attribuibili al Papa. Cioè che fra i pedofili vi siano dei “cardinali”, e che il Papa abbia affermato con sicurezza, a proposito del celibato, “le soluzioni le troverò”.  Nell'articolo pubblicato su Repubblica queste due affermazioni vengono chiaramente attribuite al Papa, ma – curiosamente - le virgolette vengono aperte prima, ma poi non vengono chiuse. Semplicemente mancano le virgolette di chiusura…Dimenticanza o esplicito riconoscimento che si sta facendo una manipolazione per i lettori ingenui?"

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