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Rapite in Siria : "Erano così prese dal cuore che non usavano la testa"

Vezzani Flavia
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Vanessa Marzullo e Greta Ramelli sono le due volontarie italiane rapite in Siria. Non si hanno loro notizie dal 31 luglio. Vanessa e Greta, ventenni, sono fondatrici del progetto di assistenza medica Horryaty, da tempo erano coinvolte negli aiuti per i bambini siriani. Erano al secondo viaggio in Siria e questa volta erano entrate nel paese il 28 luglio. "Come genitori le dicevamo che è una zona un pò pericolosa e di stare attenta" ha detto il padre di Vanessa. Il padre di Vanessa Marzullo - "Sono fiducioso nella giustizia e anche nel Signore". Parla il padre di Vanessa Marzullo, una delle due cooperanti italiane scomparse in Siria, intervistato da Repubblica tv nella trattoria di famiglia di Verdellino, in provincia di Bergamo. L'uomo ha ricordato l'entusiasmo che aveva la figlia per il fatto "Di poter aiutare i bambini e la gente che aveva bisogno: non aveva altri scopi, solo aiutare chi soffre". Con Vanessa "Ci sentivamo un giorno sì e uno no, c'erano dei problemi con le linee e ci aggiornava di quello che faceva", ha continuato parlando dei contatti con la figlia in Siria. "Erano partite solo loro due, due ragazze che ci credevano: erano così prese dal cuore che non usavano la testa. Come genitori le dicevamo che è una zona un pò pericolosa e di stare attenta" "Nella vita ci sono dei rischi, speri sempre di non essere tu la persona che corre quei rischi".L'uomo ha concluso dicendo di attendere costantemente aggiornamenti dalla Farnesina.

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