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Tunisino mordeva le prostitute per rapinarle, arrestato a Roma

Matteo Legnani
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In passato li abbiamo definiti "bestie" o "belve" per la ferocia dei loro attentati, come l'ultimo di New York. Ma il 17enne tunisino che è stato arrestato ieri sera nei pressi della via Salaria a Roma non era un terrorista. Eppure come non definirlo "belva"? Il giovane aveva una peculiarità fisica della qual si serviva per aggredire le prostitute e rapinarle: i denti particolarmente affilati. Li utilizzava quando le sue vittime, dopo i primi pugni e calci, ancora non mollavano borse o portafogli: a quel punto il 17enne si gettava letteralmente sui suoi bersagli, mordendo le povere malcapitate alle braccia, alle gambe e addirittura in volto. L'altra sera gli è andata male: come al solito, si è finto un cliente, per poi aggredire due prostitute romene di 26 e 32 anni sulla salaria. Voleva borse e cellulari, ma una pattuglia dei carabinieri di passaggio ha notato il parapiglia e si è messa all'inseguimento del tunisino, che è stato bloccato poche centinaia di metri più in là e portato in caserma. Di lì, è poi stato accompagnato al centro di Prima Accoglienza per minori di via Virginia Agnelli, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di rapina aggravata, mentre le sue due vittime sono state medicate per le ferite riportate all'ospedale Pertini.

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