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Francesco Sicignano sparò per legittima difesa, archiviato il processo per il pensionato candidato di Forza Italia

Giovanni Ruggiero
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Francesco Sicignano ha ucciso per legittima difesa il ladro che la sera del 20 ottobre 2015 si era introdotto in casa sua, a Vaprio d'Adda, nel Milanese. Il gip Teresa De Pascale, come aveva chiesto la Procura, ha deciso di archiviare la posizione di Francesco Sicignano, il pensionato accusato di omicidio volontario per la morte del 22enne albanese Gjergi Gjonj. Il giudice ha ritenuto che quella di Sicignano, difeso dall'avvocato Antonella Pirro, sia stata legittima difesa. A opporsi alla richiesta di archiviazione, presentata dai pm Alberto Nobili e Antonio Pastore, erano stati i familiari del giovane albanese, rappresentati dall'avvocato Teodor Nasi. Ritenevano che Sicignano avesse sparato quando il 22enne era ancora sulle scale esterne della villetta e non nella cucina dell'abitazione, come aveva raccontato il pensionato subito dopo i fatti. Dubbi che non hanno trovato riscontri nel corso delle indagini. Il medico legale nominato dalla Procura, infatti, aveva stabilito che la versione del pensionato fosse compatibile con quanto è accaduto.  Nel corso della sua lunga battaglia legale, Sicignano aveva tentato anche la corsa in politica. Nel 2016 Silvio Berlusconi lo aveva voluto nelle fila di Forza Italia come candidato al Consiglio comunale di Milano, non riuscendo però a essere eletto.

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