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Terremoto, l'analisi dell'esperto sulla super-sequenza: "Ci aspettiamo altre scosse"

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Gino Coala
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L'attività sismica nel Centro Italia è sempre più intensa. Dal 24 agosto 2016 l'Ingv ha registrato più di 85mila terremoti, negli ultimi mesi del 2017 ci sono stati almeno 30-40 eventi al giorno: "Ai primi di marzo - dicono gli esperti dell'Ingv al Quotidiano nazionale - la sismicità è aumentata superando in un caso i 100 eventi, a inizio aprile i 140 eventi al giorno. L'aumento di sismicità è prevalentemente concentrato proprio nel settore più settentrionale del sistema di faglie del 2016", proprio quello vicino Muccia. Gli ultimi eventi, soprattutto quello del 10 aprile: "rappresenta - aggiunge Carlo Doglioni, presidente dell'Ingv - un incremento di energia rilasciata rispetto agli ultimi due mesi di sequenza". Davanti a una sequenza che "attiva un volume di rocce così grande - ha aggiunto Doglioni - come quella che ha iniziato a muoversi il 24 agosto, 6 mila chilometri cubi di crosta terrestre, il gradiente di pressione ha bisogno di sfogarsi e questo può richiedere diversi anni". Leggi anche: Trema il Maceratese, si contano i danni Ascoltando "il rumore di fondo", dall'Ingv sono certi che "la sequenza è ancora attiva". E come sempre quando si tratta di terremoti, fare previsioni è a dir poco un azzardo: "Anzi sarebbe sbagliato. Possiamo dire che la sequenza continua: nell'area di scosse ce ne saranno ancora tante oltre magnitudo 3 e non è escluso che ce ne possa essere qualcunoi oltre magnitudo 4". A restare sotto grandissima osservazione è tutto il Centro Italia, in quella fascia che va da Norcia fino a Muccia e ancora indietro, in un susseguirsi di scosse per tutto il cratere. 

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