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Matteo Salvini, ecco perché gli italiani non vogliono più stranieri: il sondaggio verità, il razzismo non c'entra

Gino Coala
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La sensazione di essere ospiti in casa propria è ormai una convinzione granitica in almeno un italiano su due. Poteva bastare già il voto del 4 marzo a indicare quale fosse l'umore nel Paese, il sostegno seguito poi ai primi respingimenti delle navi Ong da parte di Matteo Salvini hanno detto il resto. Quel che il ministro dell'Interno sa bene, lo conferma anche l'ultimo sondaggio Ipsos, come riporta il Giornale, secondo il quale quasi la metà degli italiani pensa che le Ong "non considerino l'impatto sul Paese dei salvataggi di migranti". E quindi il 32% sostiene che siano giusti i respingimenti di quelle nave, il 37% spera anzi che siano chiuse del tutto le frontiere. Secondo il 42% degli intervistati poi è sicuro che sia "troppo pericoloso accoglierli perché rappresentano una fonte di minaccia per la sicurezza nazionale". Sono ormai una porzione importante del Paese quegli italiani che si sentono minacciati dal fenomeno dell'immigrazione. Solo il 18% pensa che ci sia nell'arrivo di stranieri in Italia un "impatto positivo". La stragrande maggioranza degli italiani invece teme una vera e propria invasione, anzi il 59% ha paura che "l'identità nazionale sia a rischio". Gli italiani però non sono diventati razzisti all'improvviso, come viene ormai ripetuto fino allo sfinimento da sinistra. La ricercatrice di Ipsos, Chiara Ferrari, chiarisce da subito che gli italiani "respongono sul piano personale l'estremismo". Anzi, il 72% è sempre convinto che sia giusto "il principio dell'asilo politico, anche nel proprio Paese", e in più il 41% si dichiara "solidale con i rifugiati, frutto anche del retaggio cattolico".

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