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Milano, i vigili contro gli autovelox. E Matteo Salvini li boicotta

Andrea Tempestini
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«Gli autovelox? Inutili se vengono utilizzati per far rispettare limiti di velocità assurdi». Lo schiaffo alla politica del “re delle multe” Giuliano Pisapia arriva da Ernesto Cassinelli, segretario generale del Siapol, sindacato di Polizia Locale. Non si fermano, infatti, le polemiche che vedono Milano al primo posto in Italia per gli incassi da contravvenzioni. E dopo la manifestazione organizzata ieri dalla Lega davanti all'autovelox di viale Fermi - “sabotato” coprendo la telecamera con una scatola di cartone - è stata proprio la polizia del sindaco a puntare il dito contro Palazzo Marino. «Non possiamo condividere il gesto di Salvini, ma approviamo le dichiarazioni sugli autovelox milanesi e non milanesi». «Spesso», prosegue Cassinelli, «vengono utilizzati per far rispettare limiti di velocità a dir poco assurdi. Strade ad otto corsie di marcia, prive di incroci, di abitazioni, di passaggi pedonali con il limite imposto di 70 chilometri orari. Se tutti procedessero rispettando il limite si creerebbe una coda di venti chilometri tutto il giorno». Il segretario del Sipol suggerisce di piazzare le macchinette «dove l'alta velocità rappresenta davvero un pericolo per le persone», come «certe strade di zone più centrali della città, dove i pedoni rischiano di essere investiti da veicoli che procedono spesso oltre il limite di 50». Uno schiaffo in pieno volto al sindaco, che proprio ieri riguardo ai dati sulle multe spiegava di non essere «fiero» del suo primato «ma di fronte a comportamenti che mettono in discussione la sicurezza di tutti credo che l'unica modalità è quella della multa». Mentre i ghisa applaudono Salvini, a contestarlo ci ha pensato Pierfrancesco Maran. Su Facebook l'assessore alla Mobilità ha commentato la protesta leghista con un piccato «Salvini non faccia il cretino». Sono stati due gli autovelox presi di mira dai lumbard, di cui uno in Viale Enrico Fermi, all'altezza dell'ospedale Niguarda. Il tutto mentre alcuni militanti del partito srotolavano uno striscione con la scritta “Rallenta, Pisapia ti multa”. «Le multe massacrano mille lavoratori al giorno», ha affermato Salvini, «mettano piuttosto gli autovelox fuori dagli ospedali, dagli asili, dalle scuole. Metterli all'uscita dell'autostrada è un furto». La replica di Palazzo Marino non si è fatta attendere. «Qualcuno può chiedere a Matteo Salvini come mai è andato a fare il cretino oscurando uno degli autovelox di Milano e non uno dei 17 di Verona dove governa lui e dove ne stanno per installare altri venti?», ha replicato Maran. In tutta risposta ieri, durante la seduta di Consiglio comunale, la Lega ha presentato una mozione di censura nei confronti di Maran per avere usato la parola «cretino» riferendosi a Salvini. Morelli ha chiesto un intervento del presidente Basilio Rizzo «perché la critica va bene ma non le offese gratuite». Improperi a parte, la Lega, poi, ha deciso di depositare una mozione per chiedere l'annullamento delle multe finora comminate con gli ultimi sette autovelox installati nelle strade perché «la segnaletica è inadeguata». di Marianna Baroli

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