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Vittorio Feltri: l'intesa M5S-Lega è destinata a durare perché non c'è l'opposizione

Cristina Agostini
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Mi lancio in una previsione azzardata: forse questo governo un po' bislacco durerà più di quanto ipotizzato da noi gazzettieri. Intendiamoci, esso è frutto di una manovra politica ad alto rischio, lo sposalizio fra i terroni del Movimento 5 Stelle e i polentoni della Lega, due formazioni talmente distanti l'una dall'altra da far pensare sia impossibile vadano d'accordo. Sul punto non ho molti dubbi. Ma c'è un ma. Leggi anche: "Non credo che Salvini sappia queste cose sporche". Soldi, Feltri brutale  Se grillini e padani riusciranno a non fare il passo più lungo della gamba, ossia se saranno capaci di non spendere, per la realizzazione del famoso contratto, capitali superiori alle disponibilità di cassa, avranno facoltà di tenersi il potere per alcuni anni, durante i quali gli equilibri politici si assesteranno, presumibilmente. Infatti, l'esecutivo è debole, però l'opposizione è debolissima, addirittura inesistente. Forza Italia rischia di essere prosciugata dal Carroccio che viaggia spedito verso il 30 per cento dei consensi, prelevando voti dall'area berlusconiana. Silvio è stato abbandonato da numerosi elettori perché dà l'impressione di essere stanco e circondato da gente fragile, per usare un termine gentile. Essi preferiscono affidarsi al nerboruto Salvini e alla sua squadra di collaudati collaboratori, parecchi dei quali hanno dimostrato di saper gestire gli enti pubblici, vedi Lombardia e Veneto, senza contare centinaia di comuni nordici. La Lega negli ultimi trent'anni ha imparato a districarsi alla grande, rivelando una abilità notevole nell'interpretare le esigenze popolari. Il suo linguaggio non è forbito, tuttavia va sempre a segno, nel cuore dei cittadini. Viceversa la sinistra (Pd e similari) ha offuscato la propria identità. Non si dedica ai lavoratori, che gli fanno quasi schifo, e si è appiattita sulle cosiddette élite. Raccatta voti nelle zone alte di Milano e Roma, per esemplificare, dove risiedono i fighetti progressisti, quelli che non convivono con gli immigrati sudici, e proprio per questo predicano l'accoglienza e tifano in favore dello ius soli, bischerate. Cosicché il Pd, da forza operaia si è trasformato in una specie di circolo della caccia o del golf. I proletari lo guardano con sospetto e non gli concedono il suffragio. In Parlamento sia Forza Italia sia i democratici sono pesi piuma e non competono con la pur pasticciata maggioranza. Non hanno l'energia per contrastarla e si limitano a piagnucolare in modo patetico. Stando così le cose il governo farà passare qualsiasi provvedimento senza fatica, e tirerà avanti. Se poi avrà l'accortezza di dosare gli investimenti e di evitare lo sperpero di risorse in iniziative demagogiche e infruttifere, nessuno sarà capace di abbatterlo. Una democrazia dominata dalla maggioranza e priva di una opposizione è condannata a beccarsi ciò che offre il convento. Solo una lite fra pentastellati e padani creerebbe una crisi devastante, ma almeno per ora mi sembra inverosimile. Non resta che osservare gli accadimenti venturi. di Vittorio Feltri

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