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Vittorio Feltri contro i francesi: "Più vomitevoli di noi ci sono solo loro"

Cristina Agostini
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Noi contro i francesi non abbiamo niente, nei loro confronti non siamo animati da alcun livore. Ci sono indifferenti. Se pensiamo che i tedeschi nella seconda guerra mondiale occuparono il loro Paese in pochi giorni, praticamente senza combattere, cioè con facilità, ci viene da ridere. Leggi anche: Retroscena: Mattarella e la guerra con la Francia? Il gesto clamoroso del presidente (e Salvini gode) Essi si danno tante arie, sono spocchiosi pur essendo molli come il ventre di una balia. Solamente Napoleone, che era corso, dimostrò di avere le palle e forse per questo lo hanno dimenticato. Oddio, anche De Gaulle merita rispetto. Per il resto i cosiddetti cugini d' Oltralpe si sono sempre rivelati dei bulli di periferia. Se non avessero Parigi e la Tour Eiffel, massì anche Notre Dame, sarebbero meno importanti dei lucani, che almeno hanno i sassi e le scamorze di cui vantarsi. Nonostante ciò, i francesi si sono azzardati a dire che gli italiani sono vomitevoli perché hanno respinto, e dirottato in Spagna, una nave battente bandiera di Gibilterra e carica di africani. Loro, che in un recente passato chiusero i porti alle imbarcazioni stracolme di immigrati, ora rimproverano noi di esserci comportati alla stessa maniera. Hanno la faccia come il culo o il culo come la faccia, decidete voi cari lettori. Hanno osato affermare, come rammentavamo all'inizio di questo articolo, che noi italiani siamo vomitevoli. Oddio, un po' lo siamo per ragioni varie, ma meno di loro. I quali hanno inventato il bidet, però non lo usano. Sporcaccioni inarrivabili. Non c'è casa o albergo transalpino con la dotazione del sanitario che consenta di lavarsi le parti intime dopo l'espletamento dei bisogni fisiologici. E gente che vive nel proprio luridume si permette di accusare noi di essere sozzoni tali da suscitare conati di vomito? Macron poi, uno che da decenni va a letto con la nonna, si permette di insultare noialtri che con il loro champagne ci sciacquiamo le chiappe? Egli è arrivato all'Eliseo per disgrazia ricevuta con un pacchetto di voti che da noi non basta a fare il sindaco di Voghera, impartisce all'Italia lezioni di democrazia. Ma si butti nella Senna con la nonna e la smetta di fare il professorino, ricordandosi tuttavia che l'insegnante non è lui bensì la vecchia. Quanto agli spagnoli che fanno i bulli perché hanno consentito a una bastimento zeppo di neri di attraccare dalle loro parti, non dimentichino di aver sparato in fronte a migliaia di profughi in cerca di soccorso. Da certi barbari non accettiamo rimproveri, ma solo scuse. Coglioni. Essi sappiano che quando organizzano le loro orrende corride, noi facciamo il tifo per il toro, il quale allorché riesce a infilzare il cretino che lo vuole uccidere, godiamo. Purtroppo non accade spesso. di Vittorio Feltri

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