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Luisella Costamagna: "Malpancisti del Pd, abbandonate Renzi"

Andrea Tempestini
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Il soccorso rosso della rossa Luisella Costamagna ai "compagni" del Pd a cui Matteo Renzi proprio non piace. L'ex giornalista di Michele Santoro prende carta e penna e scrive al Fatto Quotidiano una lettera apesta ai "malpancisti" del Pd, prima bastonati e poi consigliati: "Scaricate Matteo Renzi". Già perché anche a Luisella, Matteo proprio non piace. Dunque, meglio abbandonarlo. "Cari malpancisti del Pd - esordisce -, da brava crocerossina devo abbandonare al loro destino i casi disperati (tipo Letta), somministrare maalox ai meno gravi, e concentrarmi sulle vie di mezzo, quelli a rischio ulcera. Tre su tutti: Pippo Civati, Stefano Fassina e Miguel Gotor". Quindi ecco la prima razione d'ironia tagliente: "Non dico di tornare ai vostri studi, ma perché almeno non tornate alle vostre idee?". Bastonate - La Costamagna parte rivolgendosi a Civati, "il primo rottamato di Renzi" che "ha promesso di vendicare Prodi ma non ha mai fatto i nomi dei 101 che l'hanno impallinato, dopodiché è stato ri-rottamato alle primarie da segretario e, ora che Renzi è arrivato con l'alta velocità a Palazzo Chigi, gli dice Matteo sbagli, ma ti voto". Quindi si rivolge a Fassina, gli ricorda che "si dimise da viceministro proprio in polemica con Renzi". Poi si chiede: "Ora - ma come fa? - gli vota la fiducia", e lo fa "non senza puntare il dito scandalizzato contro il conflitto d'interessi della ministra Guidi". Stessa osservazione, Luisella, la muove contro Gotor (anche lui critico sulla scelta della Guidi). Poi Costamagna ricorda, sempre rivolgendosi a Gotor, che stigmatizzò il governo nato "sotto la manina di Berlusconi". Consigli - Tutti che criticano e attaccano Renzi, ma tutti che gli votano la fiducia "naturalmente per disciplina di partito. Ma è un partito o una caserma?", chiede Costamagna. "C'è licenza di uccidere un permier ma non di votare liberamente. Perché vi ostinate a starci dentro?". Quindi la giornalista scrive: "Guardate il centrodestra: hanno un partito per ogni leader, sono alla maggioranza e all'opposizione, dicono tutto e il contrario di tutto, così possono conquistare tutti gli elettori possibili". Quindi altre bordate: "Voi invece avete una pletora di leader nello stesso partito" e gli elettori "non sanno più se siete di destra, di centro o di sinistra". L'invito, chiarissimo, è a scaricare Renzi: "Perché non scendete finalmente dal treno lanciato verso non si sa dove? (...) Incontrereste molti delusi sulla vostra strada, evitereste accuse di opportunismo e ci guadagnereste in credibilità, coerenza e dignità. Vi sembra poco?".

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