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Luca Cordero di Montezemolo: "Dagli Agnelli neanche un grazie"

Gian Marco Crevatin
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"Ho avuto un rapporto molto forte con la famiglia Agnelli e credo di aver fatto qualcosa di importante nel 2004, quando accettai di fare il presidente della Fiat in un momento estremamente drammatico. Forse un grazie in più me lo sarei aspettato". E' un Luca Cordero di Montezemolo un po' polemico quello che, nel corso della trasmissione di approfondimento su Raiuno Porta a Porta, ripercorre gli ultimi giorni da presidente della Ferrari. Infatti si lascia scappare qualche stilettata alla famiglia Agnelli. L'accelerazione - "Tutto è avvenuto un pò in fretta", conferma Montezemolo parlando dell'addio al Cavallino. E in relazione al grande esordio della quotazione di Ferrari-Chrysler nella Borsa americana avvenuta due giorni fa, 13 ottobre, l'ex presidente precisa: "C'era necessità di avere una Ferrari dentro un grande gruppo e credo che questo abbia un po' accelerato i tempi. Non mi ha fatto molto piacere il modo, ma fa parte della vita ed è giusto che chi ne è il proprietario possa prendere delle decisioni." Politica? No grazie - "Una stella lassù mi ha salvato. Devo dire che sono un uomo fortunato. Credo che sia stato meglio così". Alle domande di Bruno Vespa l'ex numero uno Ferrari, parlando del suo mancato ingresso in politica Montezemolo, conferma di aver accantonato il progetto. Ma poi aggiunge: "Credo di poter fare qualcosa in ogni caso per essere utile al Paese. Siamo in un momento cui le persone più responsabili e con passione civile si devono rimboccare le maniche".

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