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Carlo Verdone attacca la Bindi: "Lei non è mai stata circondata da impresentabili? Potrei fare almeno 30 nomi"

Eliana Giusto
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"Sono elezioni strane. Nessuno ha perso, parlano tutti come se avessero vinto. E invece, con un'astensione simile, non ha vinto nessuno. La gente è andata al mare a mangiare il pesce, altro che elezioni. Siamo un Paese molto litigioso e la lite condominiale va avanti. La politica sta vivendo un momento altamente impopolare. Il Paese ha quasi perso la speranza e, in un contesto simile, alcuni temi diventano particolarmente sensibili". Carlo Verdone, in una intervista a il Fatto quotidiano, commenta il risultato di queste elezioni regionali: "Salvini ha fatto da aspirapolvere a Forza Italia e ha cavalcato le battaglie giuste. Le soluzioni verbalmente violente della Lega fanno presa su molti. Oltretutto, in Italia, la politica estera ultimamente è stata un disastro. E l' Europa ci sta lasciando soli". Matteo Renzi, però, secondo Verdone, va lasciato lavorare: "Gli darei ancora tempo". "Non parlo da renziano, ma è presto per giudicarlo. Qualcosa sta provando a fare. Poi, quando scadranno i tempi supplementari, dirò - nel caso - che ha fallito. Adesso è presto". Quindi il siluro contro Rosy Bindi: "Persona perbene e seria, ma a 48 ore dal voto non puoi fare una cosa del genere. Se agisci così, indebolisci tantissimo Renzi. E se indebolisci lui, a mio modesto avviso indebolisci il Paese e le sue possibilità di partenza. Siamo con le pezze al culo e questa opera di autodistruzione interna che caratterizza il Pd ha dell'incredibile". Eppoi, ricorda Verdone "anche alla Bindi, con tutto il rispetto, sarà capitato di essere circondata da impresentabili: non scherziamo, su. Potrei fare 30 nomi di esponenti di sinistra impresentabili del passato, ma per pudore lo eviterò". Un consiglio a Renzi: deve operare una "seria campagna acquisti. Ci sono tanti giovani preparati nel Pd, ma non emergono. In politica, ora più che mai, servono umiltà, onestà e oratoria. L' oratoria è fondamentale. Lo sapeva Berlusconi e pure Craxi, criticabile su tante cose ma inattaccabile su oratoria e politica estera. Bisogna poi stare coi piedi per terra ed essere cauti nelle promesse: questo, in Renzi, non sempre capita".

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