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Silvio Berlusconi, ad Arcore la cena per la raccolta fondi: c'era Massimo Pessina, ex editore de l'Unità

Andrea Tempestini
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Una cena ad Arcore, a Villa San Martino, per raccogliere fondi per Forza Italia. Una cena alla quale, ovviamente, ha preso parte anche il leader, Silvio Berlusconi. A tavola con lui una ventina tra imprenditori e liberi professionisti, i quali hanno versato 10mila euro a testa per finanziare la campagna elettorale e per godersi la presenza del Cavaliere. Ma la notizia sta tutta in chi c'era, tra quei commensali: Massimo Pessina. Si tratta del presidente dell'omonimo gruppo delle costruzioni che nel recente passato ha rilevato la maggioranza del quotidiano l'Unità, poco prima che cessasse le pubblicazioni. Insomma, il fu editore del quotidiano del Pd e fondato da Antonio Gramsci al tavolo con Berlusconi, pagando 10mila euro di tasca sua e, ovviamente, per sua volontà: un discreto cortocircuito di cui dà conto Repubblica. Il menù? Invariabile, da anni: antipasto tricolore, pasta al pesto ai quattro formaggi, sformato di melanzane e panettone artigianale. Per inciso, è stata la prima volta in cui Berlusconi ha usato la sua casa per una simile iniziativa, ma ora che le casse del partito languono deve spalancare anche le porte della villa di Arcore. Secondo quanto riferisce sempre Repubblica, tra una portata e l'altra il leader di Forza Italia - affiancato da Mariastella Gelmini, coordinatrice del partito in Lombardia - ha intrattenuto i commensali sul suo programma elettorale: meno tasse, pensione specifica per le donne e più diritti per gli animali.

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