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Gianfranco Fini verso il processo per riciclaggio: complice dei Tulliani, rischia fino a 12 anni di carcere

Giulio Bucchi
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Si dice "libero e felice", Gianfranco Fini. Fino a quando, non si sa. La casa di Montecarlo rischia di rovinalo definitivamente, non solo a livello politico: la richiesta di rinvio a giudizio per lui, la compagna Elisabetta Tulliani, il cognato Giancarlo Tulliani e il suocero Sergio Tulliani sarà presa al vaglio dal gip di Roma, che dovrà fissare la data dell'udienza preliminare. L'inchiesta per riciclaggio che vede coinvolto anche il re delle slot Francesco Corallo rischia di costare a Fini fino a 12 anni di carcere. Leggi anche: "Che figura di m***", Feltri e il colpo di grazia a Fini Tutta colpa di quei 7 milioni di euro che l'ex presidente della Camera secondo l'accusa ha percepito dall'imprenditore in cambio di favori politici. Tra questi "favori" ci sarebbe appunto anche l'acquisto della casa di Montecarlo lasciata in eredità dalla contessa Colleoni ad Alleanza Nazionale e finita invece a prezzo stracciato a Tulliani junior, grazie anche alle scatole cinesi e ai paradisi fiscali messi a disposizione dallo stesso Corallo. Di tutte queste manovre sporche Fini, ecco il punto cruciale dell'accusa, non sarebbe stato una vittima, al contrario. Per gli inquirenti, come ha ricordato il Giornale, Fini ha avuto una "centralità progettuale e decisionale", ed era "pienamente consapevole" di quello che stava accadendo. 

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