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Grillo: "E ora ci andiamo a prendere Roma"

Beppe Grillo

Andrea Tempestini
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  Nel giorno del boom del Movimento 5 Stelle in Sicilia, Beppe Grillo guarda avanti, alle prossime elezioni politiche 2013, e detta le regole per non sbagliare. "Signori - scrive sul suo blog - stiamo per affrontare qualche cosa di straordinario, delle elezioni in Parlamento, un Movimento, elezioni via web, non è mai stato fatto nulla di così straordinario. Facciamo quello che possiamo, le regole sono molte, poi stanno molto attenti se sbagliamo, bisogna non sbagliare nulla". Le regole - Il comico ligure, poi, detta le regole per la scalata a Palazzo Chigi. "Quindi queste elezioni ci saranno e potranno votare tutti i nostri iscritti - scrive Grillo - che ovviamente sono quelli che hanno dato la documentazione, mandato la carta di identità, le solite cose che abbiamo chiesto, anche per garantire un pò chi entra, sennò ti entra Toto u curtu e poi ce lo hai tutta la vita dentro, Toto u curtu". "Chi può essere eletto? Chiunque abbia già fatto una lista, perchè più o meno le liste le abbiamo in tutta Italia, quindi per premiare quelli che sono stati con noi per 5 anni, che hanno combattuto sul territorio, che poi non sono stati eletti e si sono candidati. Quindi - prosegue il leader del Movimento - chiunque sia stato iscritto a una lista comunale o regionale può candidarsi. Ringrazio anche i 60 delegati che si sono offerti di fare questo compito di portare poi le liste in tribunale, abbiamo bisogno di personale lì sul luogo, nelle circoscrizioni. Non si può candidare uno scelto in una circoscrizione che vive in un posto e si fa eleggere da un'altra parte, come succede nella politica normale, noi siamo qualche cosa di diverso. Quelli che vivono all'estero, gli italiani, è un'altra popolazione che c'è, che ci sta seguendo per la Sicilia, ci ha seguito, potranno iscriversi, mi raccomando di mandare un documento, l'iscrizione non costa niente, basta mandare i dati, ci stiamo organizzando". "Il mio ruolo di garante" - "Tutte queste cose - sottolinea ancora Grillo sul suo blog - dovremmo metterle a punto anche insieme, io devo essere il capo politico di un movimento, però io voglio solo dirvi che il mio ruolo è quello di garante, di essere a garanzia di controllare, vedere chi entra, dobbiamo avere soglie di attenzione molto alte. Chi entrerà in Parlamento si toglierà questo nomignolo ormai deleterio di onorevole: macchè onorevole! Niente onorevole, sarà Cittadino del MoVimento 5 Stelle, il leader sarà il MoVimento, il leader vero".   "Terremo sempre un piede fuori dal Parlamento - ammonisce - quindi con i nostri rimborsi, con i nostri stipendi, che non dovranno superare un certo limite, con tutte le cose fatturate, messe online. Quelli di fuori controlleranno quelli dentro e quelli dentro saranno a disposizione di quelli fuori, cioè i cittadini fuori potranno esporre una loro legge e proposta che verrà messa dentro attraverso i parlamentari e discussa in Parlamento. Fare entrare nella Costituzione per esempio il fatto del referendum propositivo senza quorum, dell'obbligatorietà del Parlamento di discutere le leggi popolari di inserire dentro la Costituzione la legge elettorale del voto di preferenza, non si possono cambiare le leggi elettorali durante le elezioni".   "Sarà un cambiamento epocale - conclude - duro, sbaglieremo, sbaglierò, mi accuserete di qualsiasi cosa, non lo so. Io credo che dovremmo affrontare insieme una grande cosa che stiamo facendo, ce ne renderemo conto tra qualche anno, quindi dateci una mano piuttosto che martellarci, a me e a Casaleggio, di darci delle martellate in testa, dateci consigli, una mano, abbiamo bisogno tutti uno dell'altro. Grazie" conclude Grillo.  

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