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Napolitano scioglie le Camere: "Una strada segnata"

Giorgio Napolitano

Andrea Tempestini
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Sciolte le Camere: il decreto che "archivia" Parlamento e legislatura è stato firmato al termine di una giornata di Consultazioni con i partiti politici dal presidente della Repubblica, Giuseppe Napolitano. "Siamo arriavti all'epilogo della legislatura un po' prima della scadenza naturale", ha spigato Re Giorgio. Il presidente della Repubblica, al termine dell'intervento, ha spiegato che "girerà a Monti i timori espressi dai partiti" su un suo possibile ruolo politico. Le forze che si contenderanno la permiership alle prossime politiche - escluse quelle centriste - non vogliono che la competizione elettorale sia "inquinata" dall'impegno del premier tecnico. E Napolitano lo ha compreso. "Una conclusione prevista" - "Avete saputo che ho appena firmato il decreto di scioglimento delle Camere. E' stata una conclusione prevista e non ha avuto alcuna ombra da chiarire, già segnata dai fatti - ha aggiunto -, da quando il segretario del Pdl mi ha formalmente comunicato che il 7 dicembre mattina la decisione del suo partito di considerare chiusa l'esperienza Monti", e che poi "ha reso pubblica questa comunicandola a Montecitorio. "Nessun spazio di sviluppo" - Il Capo dello Stato, nel suo breve intervento al termine del giro di consultazioni, ha poi rimarcato che "non esisteva alcuno spazio per sviluppi in sede parlamentare, anche per la semplice ragione che da un lato c'era solo il tempo minimo per approdare la legge di stabilità e il bilancio ed evitare l'esercizio provvisorio, dall'altro ci avviavamo verso la data di metà febbraio per lo scioglimento inevitabile della legislatura, in quanto scadevano 5 anni delle assemblee elette nel 2008". "Una campagna misurata" - Quindi da Napolitano una frase rivolta alle forze politiche: "Dai partiti mi aspetto che la campagna elettorale sia condotta con il massimo della misura, con spirito competitivo, ma produttivo". Il Capo dello Stato, infine, ha sottolineato: "Ho preso nota delle preoccupazioni di alcuni gruppi politici e le trasmetterò al presidente del Consiglio", in merito alle richieste di alcuni partiti "sulla posizione di terzietà che Monti dovrà mantenere in campagna elettorale.

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