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Pse, Renzi: "L'Italia metterà i conti a posto"

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Ignazio Stagno
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Matteo Renzi parla alla convention del Pse a Roma e subito fa una promessa all'Europa: "Metteremo i conti a posto". Il premier dunque non sbatterà i pugni sul tavolo per ottenere condizioni favorevoli per l'Italia in sede europea. No Renzi, come Monti e Letta già giura fedeltà alla Merkel e promette di fare i compiti a casa: "L'Europa sociale è condizione e non figlia dell'Europa economica", ha detto il presidente del Consiglio alla platea, sostenendo la necessità di fare del semestre di presidenza italiano "un nuovo modello", ma anche il compito del nostro Paese, che "deve adempiere ai propri compiti, mettere a posto il bilancio non perché lo chiedono le istituzioni, ma per i nostri figli", per "impegno verso le nuove generazioni". Poi Renzi ha mandato un ringraziamento, "al mio amico Bersani, a Piero Fassino e Massimo D'Alema e a tutti i leader del Pd e prima del Pds-Ds". Pace armata con D'Alema - Il rottamatore dunque prova a spegnere le polemiche interne al partito e così riabilita anche il suo nemico giurato: Baffino D'Alema. Per Massimo, Renzi, sta cercando una collocazione in Europa. Le ultime indiscrezioni parlano di una probabile candidatura dell'ex premier alle europee. Ma dal Nazareno non arrivano conferme. Intanto mentre il premier prepara le liste per il voto di maggio mette in pratica il programma per l'Europa: aumentare le tasse per "portare i conti a posto". L'aumento della Tasi è il primo passo di una stangata senza fine da offrire come fece Monti alla Merkel e agli euroburocrati. 

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