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Pd, Renzi: "Grillo è uno sciacallo"

Ignazio Stagno
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Matteo Renzi prova a serrare i ranghi del Pd in vista del voto per le europee del 25 maggio. Il premier teme la rimonta del Cav e soprattutto il sorpasso di Grillo nei sondaggi. Così alza il tiro e apre il fuoco proprio sul leader a Cinque Stelle: "Beppe Grillo - ha attaccato il leader Pd parlando davanti alla direzione del Pd - è andato a Piombino per tentare di fare ancora una volta di più lo sciacallo. Perché se c'è un luogo dove non vai ad attaccare il sindacato è una fabbrica in crisi. Non vai alla Lucchini a tentare di mettere i lavoratori e le lavoratrici contro al sindacato". Gli 80 euro - Poi arriva l'ennesima televendita sugli 80 euro: "Gli 80 euro sono un antipasto. Sono la prima misura del cambiamento. Sono il tentativo di restituire ai cittadini qualcosa che spetta loro di diritto". Il voto sulla riforma costituzionale, ha assicurato il presidente del Consiglio, è stato spostato a dopo le europee per "evitare lo scontro" da campagna elettorale, ma quella riforma "la portiamo a casa". La campagna elettorale - Infine il premier lancia la campagna elettorale: "Il passaggio del 25 maggio, sia per i comuni che per le europee, vede nel Pd il punto di riferimento più forte che c'è. Il nostro posto è in piazza senza nessuna timidezza. Mancano 20 giorni al passaggio elettorale - ha detto il premier - e il Pd deve avere il coraggio la forza e la voglia di scegliere il luogo dove vincere le elezioni e per noi questo luogo è la piazza". Renzi ha poi annunciato: "Chiuderò la campagna elettorale nell'ultima settimana tra Firenze e Bari, i due capoluoghi in cui si vota, e sarò in piazza".  

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