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Mastella: "Forza Italia non esiste più"

Lucia Esposito
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Clemente Mastella non usa mezzi termini, lo dice chiaramente: "Sono inc...". E precisa: "Non è per il fatto che per la prima volta ho mancato un'elezione. Anche perché in Parlamento ci stavo dal 1976, avevo 28 anni".  Poi, nell'intervista a Repubblica, si sfoga: "Mi hanno tenuto con le mani legate e mi hanno bastonato. Mi hanno trattato da ospite indesiderato in Forza Italia. Bastava dirlo, lo capisco da me che è cambiato un mondo, ne avrei preso atto, non mi sarei candidato. Invece lì a blandirmi, sapendo che potevo contare su quel pacchetto di voti nonostante io non gestisca più potere. Niente sindaci, assessori, amministratori, solo gente che mi conosce e mi stima. Voti utili comunque a far scattare il quarto eurodeputato a Forza Italia". Il quarto eurodeputato è Barbara Matera . "Ecco, appunto, la pugliese Matera. Cosa c'entri lei in Campania poi me lo dovranno spiegare. Sembra normale che la mia regione con 550 mila voti abbia eletto il solo Martusciello e la Puglia con 350 mila ben tre?".  Forza Italia - Poi lo sfogo durissimo contro Forza Italia: "E' un  partito che non c'è. Esistono solo blocchi di potere. L'anno prossimo, alle regionali in Campania, che faranno? Verranno a cercarmi per avere una mano? O chiederanno un aiuto alla Matera? No, per essere chiari: a Benevento città l'Ncd della De Girolamo, che aveva coperto i muri con manifesti col suo volto, prende 800 voti, io 3.500, quattro volte di più. Su 5 mila voti di Fi, i due terzi sono i miei. Senza di me e Rivellini il partito in Campania scende sotto il 15, a Benevento sotto il 12". Mastella ha molto chiaro e lo dice senza giri di parole di chi è la colpa del crollo del partito in Campania: "Del coordinatore regionale, ovvio. Domenico De Siano dovrebbe dimettersi per quei risultati, al di la della mia vicenda". Mastella rivela che Berlusconi gli ha telefonato "ma erano quasi condoglianze, ma non ce l'ho con lui, sia chiaro. Era in condizioni di oggettiva difficoltà. Il fatto è che a livello locale gli è sfuggito di mano il partito. Non c'è più traccia del partito monolitico e carismatico e, peggio, non c'è alcun progetto sul futuro. Anche questi club, non esistevano. Berlusconi dovrebbe richiamare tutti quelli che contano, anche quelli che gli stanno antipatici, e rifondare a partire da loro». Poi una considerazione finale: i leader sono tutti fuori dal Parlamento. Renzi fuori, Grillo fuori, Berlusconi fuori. E anche Clemente Mastella può fare politica senza essere onorevole».  

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