Il Pd non ha proprio digerito l'affaire Monte dei Paschi. Il crollo dei sondaggi preoccupa e allora Bersani fa il duro solo con la stampa. A fare il cane da guardia Bersani ha mandato Antonio Misiani, tesoriere nazionale del Pd: "Il Partito Democratico ha infatti dato mandato ai suoi legali di promuovere tutte le azioni legali necessarie per tutelare la propria onorabilità nei confronti delle clamorose bugie riportate sul caso Mps da una serie di organi di informazione, con particolare riferimento alle testate Libero e Il Giornale vicine al centrodestra e a Silvio Berlusconi". Il ruolo di Mussari - "Un conto - dice Misiani - è la ricerca della verità dei fatti, che noi stessi sollecitiamo da parte della magistratura e di tutti gli organismi preposti, un altro la solita, inaccettabile macchina del fango che si mette immancabilmente in moto alla vigilia delle elezioni". Dunque c'è nervosismo in via del Nazzareno. Ma ancora una volta sbagliano bersaglio. Se la prendono con la libertà di informazione e dimenticano chi per davvero ha rovinato l'immagine del Pd. Un nome? Giuseppe Mussari. L'ex presidente del Monte dei Paschi, tra 27 febbraio 2002 e 6 febbraio 2012, ha versato al Partito democratico 683.500 euro, diventando tra i principali (se non il principale) finanziatori del Pd a Siena. Alla faccia dell'assunto per cui Mps, con il Pd, c'entra nulla. A Mussari Bersani che farà? Sbranerà anche lui?
