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Stefania Giannini, il ministro alla sbarra: danno erariale da 420mila euro

Andrea Tempestini
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Un danno erariale di 420mila euro. Dopo oltre un anno di indagini la Corte dei Conti umbra ha citato a giudizio il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, ex Rettore dell'Università per Stranieri di Perugia. E così anche un altro membro del governo finisce sotto la lente dei magistrati contabili, che hanno già fra i propri indagati anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, chiamato in causa per un presunto danno erariale (che varia tra i 287mila e gli 816mila euro) dalla magistratura toscana, per fatti risalenti a quando era presidente della Provincia di Firenze. Gli atti contestati al ministro dell'Istruzione, balzato alle cronache quest'estate per il famoso topless in spiaggia che tante polemiche ha sollevato, riguardano il subaffitto, avvenuto nel 2008, di un immobile occupato in parte dall'Università e di proprietà della Fortebraccio srl di Perugia. Il sublocatario individuato era la società «Il circo del gusto» di Foligno. In previsione dell'accordo (432 metri quadrati a 81mila euro l'anno), dalla primavera 2008 al giugno 2010 l'immobile sarebbe, secondo la contestazione, rimasto inutilizzato. E sono proprio questi 14 mesi di mancato incasso il primo aspetto contestato alla Giannini. Non solo. Il secondo aspetto segnalato dai giudici contabili è relativo al canone di locazione: quello ricevuto dall'ateneo sarebbe di quindicimila euro inferiore a quanto versato. Affitto che, è questo il terzo aspetto rilevato dalla Corte dei conti, nei primi cinque mesi non sarebbe stato pagato. Cosa che avrebbe portato l'ateneo a risolvere il contratto, senza riuscire a liberarsi per molti mesi dei locatari morosi. Sulla base di questi fatti la procura della Corte dei conti ha ricalcolato il danno in 420mila euro e ora chiede il processo contabile. Sul rinvio a giudizio della Corte dei conti il ministro Giannini ha affetmato di essere «assolutamente serena e certa della bontà dell'operato mio e del Consiglio di amministrazione che all'epoca presiedevo. Le iniziative legate all'istituzione di una scuola di Alta formazione internazionale della cucina italiana sono state approvate collegialmente dal suddetto cda. In attesa di comunicazioni ufficiali da parte della Procura della Corte dei Conti, ogni particolare sarà chiarito nelle sedi competenti». (E.PA.)

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