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Da Fazio a Giletti: tutti gli stipendi. La soffiata di Brunetta sulla Rai

Giovanni Ruggiero
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Quando si parla del Canone Rai come una delle tasse più odiate dagli italiani spesso non si ricorda fino in fondo quali sono i motivi dietro quel sentimento così forte. I motivi si accumulano di giorno in giorno, a cominciare dall'obbligo imposto dal prossimo anno attraverso la bolletta elettrica, l'ultima idea sfornata dal governo di Matteo Renzi per ridurre l'evasione al minimo. C'è poi la programmazione di viale Mazzini che da anni ormai non trova più il gradimento di una buona fetta di pubblico, sempre più orientato sulle offerte più attraenti della tv satellitare e da oggi anche dei produttori di contenuti online. E come si fa a dimenticare i megastipendi che i volti noti e meno noti dei canali del Servizio pubblico intascano ogni anno, in parte grazie alla tassa che gli italiani sono costretti a pagare anche se quei personaggi non vorrebbero guardarli neanche sotto tortura. In una sorta di elenco degli orrori, il Giornale mette insieme alcuni dei cachet più pesanti versati da mamma Rai anche grazie al Canone ai personaggi più noti. I numeri sono stati rivelati dall'ex ministro Renato Brunetta, proprio mentre in aula si discuteva sull'emendamento alla riforma della Rai a proposito della trasparenza dei compensi. Le cifre - C'è per esempio il conduttore Fabio Fazio che in due o tre anni intasca circa 6 milioni di euro, la sua partner a Che tempo che fa, Luciana Littizzetto, invece, intasca circa 20mila euro a puntata. Più staccato in classifica c'è Massimo Giletti al quale viene riconosciuto all'anno 500mila euro. Nonostante ascolti molto, ma molto più bassi, spicca il compenso per l'ex giornalista di Repubblica, oggi conduttore di Ballarò Massimo Giannini che porta a casa una cifra che può arrivare a 600mila euro. Non si cade meglio a proposito dei dirigenti, a cominciare dal nuovo Direttore generale Antonio Campo Dall'Orto che guadagnerebbe all'anno uno stipendio superiore almeno di tre volte al tetto di 240mila euro imposto ai dirigenti pubblici, così come la presidente della Rai, Monica Maggioni.

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