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Nasce il Fratelli d'Italia 2: "Terra nostra" con Giorgia Meloni per rifare la destra

Giulio Bucchi
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Fabio Rampelli, inventore di Fratelli d'Italia e spalla destra di Giorgia Meloni, è uno a cui piace andare dritto al cuore del problema, senza via traverse o inutili equilibrismi. "Questa operazione è la dimostrazione che a destra non solo c'è ancora vitalità ma che l'unico catalizzatore siamo noi" E quel noi sta a sottolineare Fratelli d'Italia e il neo nato comitato Terra nostra- Italiani con Giorgia Meloni, che il 29 novembre darà vita alla prima assemblea nazionale, naturale lancio per il congresso che darà forma e sostanza al movimento. Insomma, tanto Gianni Alemanno quanto Gianfranco Fini, ma non solo loro, possono mettersi il cuore in pace. Se una nuova destra c'è, moderna europea e soprattutto saldamente ancorata al tricolore come l'asta che regge la bandiera appesa per la festa del 4 novembre, questa non può che stare dentro a Fratelli d'Italia e nel movimento trasversale che raccoglie esperienze varie. E siccome il quadro composto dalla Meloni e da Rampelli non è affatto naif ma pura arte, l'operazione politica allestita da Fdi non può non riguardare anche Forza Italia e la Lega. Non a corso Giorgia rimarca il fatto che la mancata partecipazione di Silvio Berlusconi alla manifestazione di Bologna "è un errore", è che in fasi come quella attuale è importante essere "tutti insieme". Ma il mondo non sta certo a guardare, e soprattutto chi ha voglia di rimettersi in gioco non sta certo fermo ad aspettare il treno della storia. Meglio scriverla la storia. "Spero che questo percorso possa portare nel 2016 a una convergenza politica piena con FdI immaginando una costituzione di un'area politica programmatica che auspico possa far partire una fase II di FdI", dice Alberto Giorgietti, ex An e ed ex esponente di Forza Italia, fra i promotori del progetto. "La Meloni è a pieno titolo nella lista di quelli che possono interpretare il pensiero della destra in un'area moderata", ha aggiunto. "Ho aderito al comitato perché sono molto attento, a partire dai territori, a quello che può essere un rilancio del centrodestra", spiega Walter Rizzetto, ex An e ed ex deputato grillino . "Il centrodestra deve puntare ad essere il più trasversale possibile. Serve tornare fuori da questi palazzi e poter dire ai cittadini che il centrodestra, o la destra, c'è anche su alcuni temi su cui è stata latitante, come diritti, ambiente ed ecologia", ha aggiunto. Dunque nessun reducismo, o sguardi rivolti al passato, ma solo proiezione nel futuro. Tanto che a fianco di Giorgetti e Rizzetto (oggi esponente di Alternativa libera), ci sono anche Giuseppe Cossiga (ex parlamentare Pdl e sottosegretario alla Difesa nel IV governo Berlusconi) e l'avvocato Leopoldo Facciotti. Il comitato "non è un altro partito o realtà parallela o in sovrapposizione con FdI, ma fa un percorso parallelo per arrivare a costituire qualcosa di nuovo", ha sottolineato ancora la leader di Fratelli d'Italia. La quale non recede di un passo rispetto agli ultimatum di Berlusconi relativamente alle comunali di Roma. "Su Alfio Marchini mi sembra che Berlusconi stesso abbia fatto saggiamente un passo indietro. Io non ho nulla contro Marchini ma ho chiarito che Fdi non potrebbe sostenerlo perché è troppo inserita nelle dinamiche di potere della città e della nazione, perché è una persona organica al centrosinistra e alla sinistra. Lo dico con una battuta: se devo candidare uno degli animatori della Fondazione di D'Alema candido D'Alema". E la Meloni sta a destra...  di Enrico Paoli

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