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Meloni, la telefonata a Salvini. La rabbia e la minaccia di Giorgia

Giovanni Ruggiero
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L'improvvisa frenata di Matteo Salvini alla candidatura di Guido Bertolaso al Campidoglio ha fatto schizzare la tensione nel centrodestra, già provato dopo settimane di incertezze sulle scelte dei candidati nelle grandi città per le prossime Amministrative. Pochi giorni fa Salvini aveva dato il suo via libera al candidato proposto da Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni lo ha accolto e sostenuto dall'inizio, ma al leghista non sono andate giù le prime dichiarazioni scivolose dell'ex capo della Protezione civile sui rom come popolo vessato, il suo voto in passato a Francesco Rutelli e la stima per il Pd. La Meloni però non ci sta al gioco al massacro: "Se qualcuno, nel centrodestra, vuole giocare per sé a discapito del successo della coalizione, Fdi non ha motivo di continuare questo percorso comune...". I nomi - Salvini si è appellato alla volontà dei romani per la scelta del candidato, quindi a una consultazione precedente alle elezioni vere e proprie, per dirla chiaramente: le primarie. Sul tema anche in passato la Meloni non ha mai fatto mancare il suo sostegno, ma è la tempistica che suona inopportuna all'ex ministro, mandandola su tutte le furie: "noi sulla scelta dei candidati per le amministrative - ha chiarito - abbiamo sempre tenuto un atteggiamento responsabile". Da parte di Fdi finora non c'è mai stata la pretesa: "di una candidatura propria, accettando le proposte degli alleati anche quanto poteva emergere qualche perplessità oggettiva se non altro sulla loro capacità di raccogliere consenso". Secondo il Corriere della sera la tentazione di Salvini sarebbe quella di sostenere Alfio Marchini, non proprio il preferito della Meloni, ma di fatto il vero concorrente di Bertolaso nel cetrodestra.

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