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Il ruolo di "Confa" e Letta (Gianni): così Silvio ha cambiato idea

Fedele Confalonieri

Lucia Esposito
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Guido  Bertolaso non è più candidato a sindaco di Roma di Forza Italia. Il partito ha deciso di sostenere Alfio Marchini. E' stato lo stesso Silvio Berlusconi a comunicare la scelta: “Marchini era stato la nostra prima opzione ed era caduta per i voti posti da un alleato della coalizione”.  Dure le reazioni della candidata sindaca Giorgia Meloni e del leader della Lega Matteo Salvini: “Siamo contenti della semplificazione del quadro politico a Roma. Ora ci aspettiamo un'ulteriore semplificazione con la diretta e aperta convergenza di Alfio Marchini e di Forza Italia sul candidato del Pd e di Renzi Roberto Giachetti”, ha detto polemicamente la Meloni. Solo qualche giorno fa Berlusconi aveva blindato Bertolaso ma  dietro la sua retromarcia ci siano i malumori interni a Forza Italia e le nuove gaffe dell'ex capo della protezione civile  che aveva aperto alla possibilità di collaborare con il candidato del Pd o con quello del Movimento Cinque Stelle nel caso uno dei sue fosse diventato sindaco”.   Il fronte pro Marchini - Ma questa è solo l'ultima di tante uscite che hanno irritato il partito. A remare contro Bertolaso il “partito del Nord” guidato a Paolo Romani, Maria Stella Gelmini e Giovanni Toti che puntava a rinsaldare l'asse con la Lega appoggiando Meloni.  Poi c'era il fronte moderato favorevole a Marchini  (Antonio Tajani, Fedele Confalonieri, Gianni Letta). Il loro progetto è ad ampio respire: riunire i moderati del centrodestra  nel solco del Ppe. 

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