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Berlusconi: volevo mollareEcco cosa mi ha fatto cambiare idea

L'idea del Cav: visto da Benny

Berlusconi: "Ho deciso, vado fino in fondo". A convincere Silvio l'accerchiamento di politica e poteri forti

Lucia Esposito
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Aveva pensato di mollare, Silvio Berlusconi. Ma alla fine del mese e mezzo più difficile della sua vita ha deciso di "resistere". Dopo aver ascoltato e anche preso in considerazioni il parere delle colombe, dei suoi figli, dei vertici Mediaset che lo invitavano a non staccare la spina, ha deciso di giocarsi la sua partita. "C'è stato un momento in cui ho pensato di ritirarmi, di trattare con il capo dello Stato. Ci ho riflettuto, poi ho deciso di non mollare, di andare fino in fondo", sono le sue parole riportate in un retroscena dal Corriere della Sera. Berlusconi si sfoga, ricorda la fretta con cui è arrivata la sentenza della Corte di Cassazione sul caso Mediaset: "La sezione feriale della Corte di Cassazione, è stata apparecchiata come un plotone di esecuzione contro di me. Di quella sentenza tutta la magistratura dovrebbe vergognarsi".  La resa di conti - Cosa ha determinato il cambio di rotta? Il Cavaliere aveva chiesto che gli venisse data la possibilità di rivolgersi alla Consulta sulla legge Severino, ma ha avuto solo una rassicurazione sul fatto che avrebbe evitato il carcere. La decisione è nata dalla consapevolezza di avere tutti contro: "La Cosnulta, il Csm, Magistratura Democratica, il Pd, Sel, Scelta Civica. E poi i grandi gironali. De Benedetti, alcuni poteri forti". Da qui la decisione di andare avanti. Berlusconi punta al voto prima possibile in modo da aggirare il problema dell'incandidabilità presentandosi da capolista in tutte le circoscrizioni "nella speranza - scrive il Corriere - che una delle 26 Corti di Appello accolga la sua tesi contro la legge Severino consentendogli di scendere ancora in campo". Il punto è che da Milano (caso Ruby) a Bari (caso Tarantini), passando per Napoli (caso De Gregorio) c'è un mosaico di inchieste in corso che riguarda l'ex premier. E, se questi dovesse perdere l'immunità, i giudici sono pronti a tendere gli agguati. 

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