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Padova, la candidata Pd Beunida Melissa Shani critica l'islam: scoppia la polemica

Giovanni Ruggiero
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Ha scatenato un vespaio di polemiche la dichiarazione della giornalista Beunida Melissa Shani, candidata alle ultime comunali nelle fila del Pd a Padova. Dopo i tragici fatti di Barcellona, su Facebook ha scritto: "Dire: sì ma è l'Isis mica l'islam, significa non avere gli occhi aperti. Poi, mi ripeto non tutti gli islamici sono così, ma la maggioranza lo è. Eccome se lo è". Come riporta il Gazzettino, nei giorni in cui il suo partito rilancia l'idea di approvare lo Ius soli, Beunida ha provocato un enorme corto circuito tra i suoi compagni di partito che in tanti l'hanno attaccata. Così la ragazza di origini albanesi ha risposto alle polemiche: "Non volevo dire che la maggioranza è fondamentalista nel senso di terrorista. Mica sono stupida. Ho detto che la maggioranza segue la sharia cioè la legge Santa ( per il 77% secondo uno studio dell'Università di Cardiffe). Quindi questa maggioranza è difficile da integrare con gli strumenti che abbiamo ora e dunque - mi ricito- servono tutele più concrete, non razziste. La minoranza moderata va integrata, i fondamentalisti perseguiti e chi è sottomesso alla sharia va liberato da questa legge Santa che non rispetta i diritti umani, prima di parlare di integrazione devono essere messi nelle condizioni culturali e sociali per integrarsi e capire l'Occidente . Questa sarebbe una grande conquista di civiltà, non di certo solo dire che non bisogna avere paura e parlare di egualitarismo. Bisogna riconoscere che non solo il fondamentalismo è un problema, ma che lo è anche la maggioranza delle persone che subisce ogni giorno la sharia e non è messa nelle condizioni di capire la nostra cultura nè il nostro modo di pensare. Non credo di aver detto nulla di allarmante, mi spiace che il buonsenso sia visto con stupore".

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