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Sondaggio Ipr Marketing, lo scontro Renzi-Visco non interessa agli italiani: invariati i voti Pd

Giovanni Ruggiero
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Dai sondaggisti arrivano brutte notizie per Matteo Renzi, dopo lo scontro maldestro sul governatore della Banca d'Italia e il governo. La mossa del segretario del Pd, sostiene su Il Giorno Antonio Noto di Ipr Marketing, "non è stato percepito dagli italiani come un attacco al sistema per difendere i consumatori". In questa vicenda, Renzi ha pagato il prezzo della regola aurea della comunicazione politica: "vale il primo concetto espresso - dice Noto - e non il secondo". Gli effetti della querelle non hanno portato vantaggi al Pd, visto che la percentuale di consenso è rimasta al 25,5% e la fiducia di Renzi è stabile al 30%. Della vicenda c'è stata eco tra gli addetti ai lavori, ma non tra gli elettori. Il 25% ha detto di conoscere l'esistenza dello scontro tra Renzi e Visco, ma solo 12% ha capito di cosa si trattasse. E se consideriamo che in Italia solo il 10% segue con frequenza i fatti politici, è chiaro che "il messaggio renziano è stato percepito solo da quella quota di italiani che sono altamente informati e non dalla maggioranza della popolazione". Gli elettori hanno ignorato la vicenda anche perché l'hanno percepita come un regolamento di conti tutto interno ai palazzi del potere. Solo il 7% della popolazione conosce i compiti di vigilanza di Bankitalia, il 65% non sa di cosa si occupi. E il 27% è convinta che sia una "Banca di Stato".

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