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Pietro Grasso, i sondaggisti: lui candidato premier della sinistra può valere il 10 per cento

Andrea Tempestini
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Nel giorno in cui la sinistra, frantumata, continua i suoi balletti - Pisapia invoca l'unità col Pd, la Boldrini la respinge, Veltroni sculaccia tutti affermando che le divisioni sono da irresponsabili - ad agitare il Nazareno e Matteo Renzi fanno capolino pesanti pareri di autorevoli sondaggisti su Pietro Grasso, il presidente del Senato fresco di addio al Partito democratico in polemica con l'approvazione del Rosatellum a colpi di fiducia. Ne dà conto La Stampa, che ha in primis interpellato Fabrizio Masia di Emg Aqua, secondo il quale il potenziale della sinistra con Grasso candidato premier "è tra il 9 e il 10%, ma non è un risultato scontato". Concorda Roberto Weber di Ixè: "Per noi si collocano tra il 6 e il 10%", afferma. E ancora, Weber aggiunge che "la figura di Grasso non ha un potenziale elettorale in sé. Per la sinistra è indispensabile la figura di un federatore che trasmetta simbolicamente l'idea di unità". Resta l'evidenza delle cifre, piuttosto clamorosa e inaspettata: il signor Grasso potrebbe arrivare al 10 per cento. Cifre che frantumerebbero ogni già esile sogno di gloria del Pd renziano.

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